Alcoa conferma chiusura Portovesme, ma a Londra l’alluminio costa di più. Sindacati pronti alla mobilitazione
Image
(IlMinuto) – Cagliari, 11 gennaio – Alcoa chiude a Portovesme. La decisione della multinazionale di Pittsburgh, confermata ieri a Cagliari nel corso di una riunione con i rappresentanti sindacali, lascerà senza lavoro circa 800 persone nel Sulcis. Cgil, Cisl e Uil sono pronti a mobilitarsi per difendere l’occupazione. “Lunedì - si legge in una nota stampa - si riuniranno le segreterie unitarie per assumere le necessarie decisioni, compresa una mobilitazione per difendere il tessuto produttivo e industriale dell’Isola, di cui l’Alcoa rappresenta un patrimonio fondamentale”. Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha annunciato per oggi la convocazione di un incontro urgente col Governo sulla vertenza. Ma per Vittorio Macrì, consigliere comunale a Carbonia del Prc-Fds, la Giunta ha gravi responsabilità perché “in questi mesi si è cullata rinviando il problema Alcoa al 31 dicembre 2012, non dando ascolto ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali che da mesi non si sono stancati di richiamare l’attenzione su quanto poteva succedere alla fabbrica”. Intanto il sito economico-finanziario Firspost.com mette in discussione i conti della multinazionale: la chiusura di buona parte delle fonderie cinesi dovrebbe portare infatti a un aumento del prezzo dell’alluminio nel 2012. Ieri al London Metal Exchange il valore dell’alluminio è aumentato già del 2,5 per cento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA