Lavoro. Usb: “Reddito garantito per disoccupati e precari”. Al via la raccolta firme: obiettivo 15mila
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(IlMinuto) – Cagliari, 22 novembre – Prende ufficialmente il via la campagna dell'Usb a sostegno della proposta di legge regionale sul reddito garantito. Per raggiungere le 15 mila firme necessarie a presentare il provvedimento in Consiglio regionale, nei prossimi mesi il sindacato di base organizzerà una serie di assemblee pubbliche in tutta la Sardegna, con banchetti di raccolta comune per comune.
La proposta di legge per "l'Istituzione del reddito garantito per il sostegno contro la disoccupazione e la precarietà del lavoro" è stata presentata questa mattina a Cagliari nella sede dell'Usb di via Maddalena. Il testo prevede un reddito garantito di 10 mila euro all'anno massimo da assegnare a disoccupati, precari o persone che comunque percepiscono un salario troppo basso.
"La Sardegna - ha spiegato Antonio Satta - ha una disoccupazione giovanile del 44,7 per cento e obiettivo della legge è proprio difendere chi il lavoro non ce l'ha. Vogliamo conquistare un diritto che garantisca a tutti quel minimo di dignità umana". Le risorse, sostiene l'Usb, ci sono e, nell'Unione europea, solo il Portogallo e l'Italia non hanno una qualche forma di reddito garantito. "I 100 milioni di euro necessari al finanziamento della legge - ha detto Satta - possono essere recuperati dirottando sul reddito garantito parte dei fondi della vertenza entrate, impiegando per questo scopo parte dei soldi riservati al lavoro e all'occupazione e riducendo gli stipendi dei consiglieri regionali".
"Con gli sprechi di soldi pubblici di questi anni, ad esempio 80 milioni di euro per il G8 - ha concluso l'esponente Usb - non possono dirci che non si trovano le risorse". Le date delle assemblee e dei banchetti per la raccolta delle firme saranno pubblicate sul sito: www.rdbsardegna.rdbcub.it.
La proposta di legge per "l'Istituzione del reddito garantito per il sostegno contro la disoccupazione e la precarietà del lavoro" è stata presentata questa mattina a Cagliari nella sede dell'Usb di via Maddalena. Il testo prevede un reddito garantito di 10 mila euro all'anno massimo da assegnare a disoccupati, precari o persone che comunque percepiscono un salario troppo basso.
"La Sardegna - ha spiegato Antonio Satta - ha una disoccupazione giovanile del 44,7 per cento e obiettivo della legge è proprio difendere chi il lavoro non ce l'ha. Vogliamo conquistare un diritto che garantisca a tutti quel minimo di dignità umana". Le risorse, sostiene l'Usb, ci sono e, nell'Unione europea, solo il Portogallo e l'Italia non hanno una qualche forma di reddito garantito. "I 100 milioni di euro necessari al finanziamento della legge - ha detto Satta - possono essere recuperati dirottando sul reddito garantito parte dei fondi della vertenza entrate, impiegando per questo scopo parte dei soldi riservati al lavoro e all'occupazione e riducendo gli stipendi dei consiglieri regionali".
"Con gli sprechi di soldi pubblici di questi anni, ad esempio 80 milioni di euro per il G8 - ha concluso l'esponente Usb - non possono dirci che non si trovano le risorse". Le date delle assemblee e dei banchetti per la raccolta delle firme saranno pubblicate sul sito: www.rdbsardegna.rdbcub.it.
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