70 insegne sarde nella guida Ristoranti d’Italia 2025

Gambero Rosso promuove la ristorazione dell'isola con 16 nuovi ingressi e 2 Tre Gamberi
22 Ladàminis 2024
Ristoranti d'Italia 2025

Ristoranti che si reinventano bistrot, trattorie che abbracciano lo stile contemporaneo, enoteche che sperimentano nuovi concept culinari: il mondo della ristorazione sta vivendo una metamorfosi che riflette un cambiamento profondo nel modo in cui gli italiani vivono l'esperienza culinaria fuori casa. Un’esperienza sempre più influenzata da ritmi di vita frenetici e dall'onnipresenza della tecnologia che riduce la capacità attentiva. Sono queste le principali tendenze che emergono nella nuova Guida Ristoranti d’Italia 2025, che segna una svolta presentandosi rinnovata sia nella grafica con immagini di paesaggi e dei piatti regionali della tradizione, sia nella lettura con nuovi simboli come il razzo per le avanguardie e lo smile per il miglior rapporto qualità/prezzo. Lo scopo di questa novità? Condurre il lettore in un viaggio attraverso l’evoluzione della ristorazione italiana, celebrando tradizione, innovazione e creatività.

Sono 2.425 i locali censiti dalla Guida, tra ristoranti, trattorie, wine bar, bistrot, locali internazionali. 400 le novità che debuttano quest’anno.

A guidare la classifica delle Tre Forchette, star della ristorazione italiana, anche quest’anno c’è Niko Romito con il suo Ristorante Reale a Castel di Sangro, insieme a Enrico Crippa con Piazza Duomo ad Alba, entrambi ottengono un punteggio di 97 centesimi. Seguono con 95 centesimi, il ristorante Atelier Moessmer Norbert Niederkofler e Osteria Francescana di Massimo Bottura che, pur confermandosi nell’Olimpo degli chef, scende di un gradino, pur confermandosi nell’Olimpo degli chef. Bottura,infatti, si distingue anche per il Premio Speciale Novità dell’Anno con il suo Al Gatto Verde a Modena.

Rispetto al 2024 salgono a 52 le Tre Forchette, sostenute dal partner TRENTODOC, con l’ingresso di 6 nuove eccellenze giovani e creative: tra le avanguardie spiccano il Ristorante Dina di Alberto Gipponi a Gussago e I Tenerumi del Therasia Resort di Davide Guidara a Vulcano. L’argine a Vencò di Antonia Klugmann a Dolegna del Collio, invece, per il suo impegno nei confronti della sostenibilità si distingue anche come Forchetta Verde. Tra le altre novità: Andrea Aprea Ristorante a Milano, Dalla Gioconda a Gabicce Mare, da Gorini a Bagno di Romagna.

E la Sardegna? Nell'isola sono 70 le insegne presenti nella Guida Ristoranti d'Italia 2025, distribuite tra le diverse province, ma con una forte predominanza in eccellenze cagliaritane. A colpire, i nuovi debutti, ben 16, a testimoniare una vivacità crescente della cucina sarda, sempre più aperta a contaminazioni e innovazione. A brillare nell'isola sono soprattutto le osterie, due di esse portano a casa un bel punteggio pieno.

Ma a chi vanno i Tre Gamberi? A conquistarli sono Abbamele Osteria di Mamoiada e Arieddas - La Cucina della Marmilla di Sanluri. Mauro Ladu, di Abbamele Osteria, insieme alla moglie Sara Tavolacci con la loro visione fortemente orientata al prodotto e al territorio, sono riusciti a creare un progetto gastronomico che celebra l'essenza del territorio. Abbamele Osteria ha ottenuto anche la menzione speciale per la carta dei vini.

Insegna della della Cantina Su’Entu, Arieddas celebra le materie prime locali con un menu che evoca la convivialità dei pranzi familiari e spazia da paste tradizionali come lorighitas e filindeu, a carni di allevamenti bradi cotte alla brace. Arieddas non trascura neanche ortaggi e verdure, che arrivano quasi sempre dalla tenuta della Cantina. Buonissima l’anguria alla brace con basilico pecorino e mandorle, da non perdere la tempura di lumache, salsa verde, foglie scottate e rucola, menzione speciale per l’uovo della festa, un uovo all’occhio di bue con pomodoro arrosto, pecorino e basilico.

E le new entry? Tra i nuovi ingressi della Guida Ristoranti d’Italia 2025 troviamo Rafel e Neràc di Alghero, la Locanda di Corte di Bosa, Casa Clàt, Gaijin Izakay, Salsamenteria e Taverna Bonora di Cagliari, La Terrazza Bistrot e Vineria di Capoterra, Themari dell'Hotel Nuraghe Arvu di Dorgali, La Spigola a Golfo Aranci, Al PeCo di Oristano, Il Paguro dell'Hotel Capo d'Orso di Palau, Confusion di Porto Cervo, Raices di Sant'Antioco, Da Thomas a Santa Teresa Gallura e Osteria De' Mercatia a Sassari.

Non è tutto, perché a brillare sono anche La saletta di Alghero, Luigi Pomata e Terra dell’Hotel Palazzo Tirso di Cagliari, Il Fuoco sacro del Petra Segreta Resort di Olbia e Fradis Minoris di Pula, che ottiene anche una speciale menzione come Forchetta Verde.

Lo smile per il miglior Rapporto Qualità/Prezzo va, invece, a Amano di Cagliari, una delle aperture recenti in città.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA