Italia Nostra Sardegna: "Oggi esistono gli strumenti per fermare la speculazione energetica: usiamoli"

L'art. 3 della legge regionale n. 5/2024 varata dal Consiglio Regionale a salvaguardia del paesaggio e dei beni identitari e ambientali dell’isola si estende anche alle “procedure di autorizzazione di impianti di produzione e accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili”
3 Agosto 2024
italia nostra sardegna

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota stampa inviataci da Italia Nostra Sardegna dal titolo "Oggi esistono gli strumenti per fermare la speculazione energetica: usiamoli".

Circa 1/3 delle richieste di procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale o di provvedimento unico regionale in materia ambientale (P.A.U.R.) pubblicate nel portale Sardegna Ambiente della Regione Sardegna riguarda la realizzazione di impianti industriali per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Tutte le procedure sono attualmente in elaborazione, anche quelle di recente pubblicazione.


Nei giorni scorsi Italia Nostra Sardegna ha segnalato alla Presidente della Regione Sarda e alla Assessora della Difesa dell’Ambiente quella che appare come una “strana anomalia”.


Ci si chiede infatti come tali richieste siano compatibili con le “... misure di salvaguardia comportanti il divieto di realizzare nuovi impianti di produzione e accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili:...” previste dall’art. 3 della legge regionale n. 5/2024 recentemente varata dal
Consiglio Regionale al fine di salvaguardare il paesaggio e i beni identitari e ambientali dell’isola.


Considerato che tali misure di salvaguardia sono estese anche alle “procedure di autorizzazione di impianti di produzione e accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili” Italia Nostra Sardegna ha chiesto alla Regione di sospendere i procedimenti autorizzativi di impianti allocati nell’intero territorio regionale al fine di non svuotare di contenuti operativi il nuovo Piano Energetico Regionale in fase di elaborazione, la pianificazione paesaggistica e urbanistica prevista dalla citata legge regionale 5/2024 e la definizione delle aree idonee e non idonee prevista dal Decreto del Ministero dell’Ambiente del 21 giugno 2024.


Con le stesse motivazioni è stato chiesto alla Direzione Generale Valutazione Impatti Ambientali del Ministero dell’Ambiente la declaratoria di non compatibilità ambientale per gli impianti fotovoltaici ed eolici (onshore e offshore) a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale
nazionale per i quali l’Associazione ha presentato motivate osservazioni di contrarietà alla loro realizzazione.

Fonte della foto: Wikipedia

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