Birre di Sardegna. P3 Brewing: "ti insegneremo a bere prima che tu te ne vada!"
Sesta tappa di “Birre di Sardegna”, la rubrica sulle realtà brassicole isolane che da diverse settimane accompagna i lettori de Il Minuto Notizie Mediterranee. Oggi siamo a Sassari, in località Predda Niedda, dove ad aprirci le porte del proprio birrificio è il mastro birraio Giacomo Petretto, che ci racconta i primi 8 anni di vita delle birre P3 Brewing, un marchio fresco e di altissima qualità che nonostante la giovane età ha già percorso una lunghissima strada.
P3 Brewing: quando e come è nata l'idea di un birrificio artigianale?
Aprire un birrificio artigianale è stato per lungo tempo uno dei miei sogni. Io, infatti, sono uno homebrewer di lungo corso. Ad un certo punto però, il mio progetto ha preso forma per poi concretizzarsi quando ho deciso di convolgere Pierpaolo Peigottu, responsabile commerciale del birrificio nonché amico da sempre. Ovviamente la passione comune per le birre di qualità è stata la molla che ci ha spinto a buttarci a capofitto in questa nuova avventura, e così nell’agosto del 2012 abbiamo dato vita al P3 Brewing Company.
Ci raccontate le vostre birre?
Proponiamo attualmente otto birre ad alta fermentazione, non pastorizzate e rifermentate in bottiglia. La Speed 5% vol, una Golden Ale di ispirazione inglese, pur conservando un carattere ben definito, caratterizzato dall’agrumato e dall’erbaceo dei luppoli impiegati, è la nostra birra più beverina. La 50 Nodi 5,8% vol è una Indian Pale Ale che impiega luppoli americani, inglesi e neozelandesi che le conferiscono un aroma intenso di frutti tropicali, agrumi e spezie di paesi lontani. La Turkunara 7% vol è un’Imperial Stout che regala vellutate carezze al palato e un’intenso aroma tostato e fruttato. Queste sono le prime tre nate. Lascio a voi il piacere di scorpire le restanti: la 100 Nodi, la Riff, la Jordi, la Iarda e la West Coast Sardinia.
Quale è la birra a cui vi sentite più legati? E perché?
Siamo legati a tutte le nostre birre: ognuna di loro si presta ad essere bevuta in occasioni differenti. Sicuramente dobbiamo dare merito alla Speed, la prima nata, per aver aperto con ottimi risultati le porte del mercato al nostro birrificio.
Per quanto riguarda il mercato sardo, quali sono le risposte che il vostro marchio ha ottenuto fino a questo momento?
E’ un mercato che fin dall’inizio ci ha dato un feedback positivo. Ha saputo valutare, e tutt’oggi valuta le nostre birre artigianali come nuove, differenti, di alta qualità, premiandole con entusiastici commenti e passaparola. Se dovessi riassumere tutto questo con una formula breve direi che il prodotto di nicchia funziona.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Permetteteci di rispondere a questa domanda con una frase dell’ "Amleto" di William Shakespeare che abbiamo scritto sul muro del nostro birrificio: “ti insegneremo a bere prima che tu te ne vada!”
A.C.