In Sardegna le torri costiere diventano Hotel di lusso. aMpI: "Fermiamo lo scempio"
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(IlMinuto) – Cagliari, 3 giugno – In Sardegna le torri costiere sono strutture fortificate situate lungo i litorali, che in passato svolgevano funzioni di avvistamento, difesa ed offesa, al fine di prevenire e contrastare possibili invasioni dal mare. In futuro, nell'isola, queste strutture potranno diventare hotel di lusso, ristoranti e caffetterie. Il territorio sardo conta infatti ben 15 torri che la Regione vuole "valorizzare". L'idea di valorizzazione proposta dalla Ras non piace però agli indipendentisti di a Manca, che in una nota stampa sottolineano: "la nostra nazione possiede un patrimonio storico, archeologico, monumentale e artistico enorme. Peccato che sia di proprietà dello stato italiano e non del popolo sardo, e peccato che lo stato italiano abbia deciso di lasciarlo nell’incuria e nel degrado più assoluto!". Secondo gli indipendentisti di aMpI la Ras ha la grave colpa di non voler risolvere questa situazione. Ad essa si aggiunge la responsabilità di non voler pianificare un serio intervento di recupero per valorizzare il patrimonio monumentale dell'isola, assorbendo così anche manodopera e professionalità locali. Ciò che per la Regione è valorizzazione per la sinistra indipendentista è infatti solo speculazione. Citando l'articolo 20 comma 1 del decreto legislativo 42/2004 del "Codice dei beni culturali e del paesaggio", a Manca pro s'Indipendentzia afferma che "L’Italia e la sua appendice regionale fanno rispettare le leggi solo quando queste permettono di succhiare al popolo sardo perfino il sangue, quando sono utili ad impedirgli uno sviluppo economico sovrano e realmente produttivo e a cancellare la sua lingua e la sua cultura. Ma quando le leggi potrebbero essere utilizzate per tutelare il paesaggio, salvaguardare il nostro patrimonio e difendere la nostra terra dalla speculazione edilizia, allora esse vengono riposte in un cassetto e dimenticate". E' in virtù di ciò che a Manca pro s’Indipendentzia si riserva di avviare tutte le "procedure, anche di ordine legale, per impedire il saccheggio e lo scempio di un bene pubblico che appartiene solo e unicamente alla nostra nazione".
S.P.
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