Lingua sarda. Su Comitadu pro sa limba sarda protesta per l'eliminazione del sardo decisa con la spending review
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(IlMinuto) – Cagliari, 18 luglio – La "spending review" elimina la lingua sarda, correggendo tramite l'articolo 14-spese del personale comma 16 la legge di stabilizzazione finanziaria 15 luglio 2011 - n. 111 e precisando che "per aree geografiche caratterizzate da specificità linguistica si intendono quelle nelle quali siano presenti minoranze di lingua madre straniera”. Su Comitadu pro sa limba sarda protesta e denuncia "l'atto liberticida del Governo Monti e della sua maggioranza, che in maniera surrettizzia decide la cancellazione della lingua sarda e la sua discriminazione principalmente nei riguardi del francese e del tedesco delle regioni autonome del Nord contrabbandandola come 'riduzione delle spese del personale' e penalizzandola con una massiccia riduzione di scuole e di occupazione". Questa misura tecnica - sottolinea la nota stampa diffusa da Su Comitadu - "ha invece un grande e negativo valore politico che tutti i sardi devono valutare attentamente per prevedere ancora più pesanti attacchi futuri alla Sardegna, alla sua specificità autonomistica e al percorso intrapreso verso un Nuovo statuto di Sovranità e ridisegno del rapporto politico ed istituzionale della Nazione sarda con l'Europa". "Sembra – rincara il comunicato stampa - non finire mai l'attacco del Governo Monti e della sua maggioranza, sostenuta da quasi tutti i parlamentari "sardi contro la lingua sarda e l'Autonomia speciale, come parte non di misure dettate dalla crisi economica ma da una volontà politica reazionaria e centralista, tipica del peggior colonialismo sabaudo e fascista per cancellare la pur tardiva e incompleta applicazione della Costituzione e lo Status di minoranza linguistica dei sardi".
S.P.
Fotografia di randomaze fonte Flickr
S.P.
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