Carceri. La lettera di un condannato all’ergastolo: “Sono innocente, ma non mi credono”

2 Gennaio 2012
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(IlMinuto) – Cagliari, 2 gennaio – “Dopo il grave errore in primo grado, speravo che in appello [...] emergesse con chiarezza la mia estraneità al duplice omicidio”. E’quanto afferma Mario Deiana, di 35 anni, condannato all’ergastolo nel primo grado e in appello, in una lettera inviata all’associazione Socialismo Diritti e Riforme. “Sono diventato – scrive Diana, detenuto nel carcere cagliaritano di Buoncammino - un numero e la mia disperazione cresce un giorno dopo l’altro. Sto pagando una colpa che non ho e soprattutto vengo considerato una persona malvagia”. “Le dichiarazioni di innocenza – scrive la presidente di Sdr Maria Grazia Caligaris, commentando la lettera del condannato all'ergastolo - richiedono sempre un’attenzione particolare specialmente quando, come in questo caso, al crimine addebitato si contrappone la denuncia di errori e contraddizioni nelle dichiarazioni degli accusatori”.
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