Diritti negati: albanese costretto a 92 giorni di carcere prima di rientrare in patria

21 Gennaio 2011
Image
diritti_negati_albanese-150x150.jpg
(IlMinuto) – Cagliari, 21 gennaio – Tre mesi di "inutile detenzione": è stato questo il costo della burocrazia per Adrian Bali. L'uomo, 35 anni, ha dovuto infatti attendere ben tre mesi in carcere, Buoncammino e altre strutture, prima di fare rientro in Albania come suo diritto. Lo denuncia con una nota Maria Grazia Caligaris, presidente dell'Associazione Socialismo Diritti e Riforme. "Nonostante - sottolinea Caligaris - il Magistrato di Sorveglianza avesse emesso il 15 ottobre scorso il decreto di espulsione in alternativa alla pena detentiva in gran parte scontata. Sono stati, infatti, necessari ben tre mesi perché le autorità diplomatiche albanesi attuassero il decreto della magistratura italiana. Inutilmente Adrian Bali aveva scioperato per il rispetto del diritto a raggiungere la famiglia. Finalmente, ottenuto il nullaosta dal Consolato albanese, ha lasciato il carcere cagliaritano. Si è quindi conclusa positivamente un’altra situazione assurda". Quello di Bali non è un caso isolato. "Nei mesi scorsi - ricorda l'esponente socialista - una analoga vicenda aveva avuto protagonista un cittadino tunisino".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tags