Anche Cagliari dice no al "bavaglio". Manifestazione di fronte al Tribunale
(IlMinuto) - Cagliari, 1 luglio - Anche Cagliari scende in piazza per dire no alla legge "bavaglio" e difendere la libertà di informazione. Questa sera a partire dalla 17.00, di fronte alla sede del Palazzo di Giustizia, si terrà una manifestazione organizzata dal Popolo Viola.
Analoghe mobilitazioni sono state programmate in tutta Italia dalla Fnsi, il sindacato dei giornalisti. Quella di oggi - si legge in una nota sindacale - "è un’iniziativa nel segno della Costituzione, per dar voce ai soggetti e ai temi che verrebbero oscurati se passasse un provvedimento che colpisce al tempo stesso il lavoro dei giornalisti e il diritto dei cittadini di conoscere le vicende del Paese".
Contro la legge "bavaglio" si è schierata anche l'Anso, l'Associazione nazionale della stampa online. "Tutti - sostiene l'Anso - hanno diritto, senza ledere diritti altrui, di essere informati e di partecipare nel web alla libera circolazione di idee e pensiero, come la Costituzione sancisce. Il disegno di legge presentato assomiglia ad una minaccia, diretta anche agli editori, e utilizza pesanti sanzioni previste per chi trasgredisce. La vera trasgressione sarebbe accettare il bavaglio e la libertà condizionata della rete".
Analoghe mobilitazioni sono state programmate in tutta Italia dalla Fnsi, il sindacato dei giornalisti. Quella di oggi - si legge in una nota sindacale - "è un’iniziativa nel segno della Costituzione, per dar voce ai soggetti e ai temi che verrebbero oscurati se passasse un provvedimento che colpisce al tempo stesso il lavoro dei giornalisti e il diritto dei cittadini di conoscere le vicende del Paese".
Contro la legge "bavaglio" si è schierata anche l'Anso, l'Associazione nazionale della stampa online. "Tutti - sostiene l'Anso - hanno diritto, senza ledere diritti altrui, di essere informati e di partecipare nel web alla libera circolazione di idee e pensiero, come la Costituzione sancisce. Il disegno di legge presentato assomiglia ad una minaccia, diretta anche agli editori, e utilizza pesanti sanzioni previste per chi trasgredisce. La vera trasgressione sarebbe accettare il bavaglio e la libertà condizionata della rete".
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