Scuola. L'allarme dei Cobas: "In tre anni persi 5.738 posti di lavoro nell'Isola". 11-12 giugno sciopero degli scrutini
(IlMinuto) – Cagliari, 10 giugno - "Opporsi alla devastazione della scuola pubblica". E' con questo obiettivo che i Cobas della Scuola in Sardegna hanno indetto due giorni di sciopero degli scrutini per l'11 e per il 12 giugno. Le ragioni della protesta sono state illustrate questa mattina a Cagliari in una conferenza stampa congiunta di Cobas e Usb. Il "blocco" degli scrutini è stato convocato per chiedere la cancellazione dei tagli di posti di lavoro nella scuola voluti dal Governo. "In Sardegna - ha spiegato Nicola Giua dei Cobas - nel corso di tre anni scolastici si sono persi un totale di 5.738 posti di docenti e personale Ata. 1.600 posti nel 2008/2009, 2.319 posti nel 2009/2010 e 1.819 nel prossimo anno scolastico".
La riduzione del numero di docenti - ha spiegato Giua - "è doppia, tripla, quadrupla della diminuzione del numero degli iscritti alla scuola". In Sardegna, infatti, ad un taglio degli occupati del 5,18 per cento corrisponde una riduzione degli iscritti del 3 per cento.
La scelta dello sciopero degli scrutini non è stata però condivisa dai sindacati confederali. "La Cgil - ha denunciato Giancarlo Dalla Corte - ha emesso una direttiva quasi segreta in cui invitava a non scioperare".
Il Comitato precari della Scuola Sardegna ha però aderito con convinzione all'iniziativa. "Chi come noi vive la scuola quotidianamente - è spiegato in un documento del Comitato - sa bene quali sono gli effetti nefasti dei tagli che sono stati operati quest’anno. Chi è contro questa riforma lo dimostri. Con i fatti".
Allo sciopero degli scrutini si aggiungerà un sit in di fronte alla Direzione scolastica Regionale, a Cagliari, in programma per domani mattina alle 10.00.
Alla conferenza stampa di oggi hanno partecipato anche Federico Carboni ed Entico Rubiu dell'Usb-Rdb. I due esponenti del sindacalismo di base hanno illustrato le ragioni dello sciopero nazionale del pubblico impiego indetto per lunedì prossimo (ndr: all'iniziativa dedicheremo un altro articolo, che sarà pubblicato domani).
La riduzione del numero di docenti - ha spiegato Giua - "è doppia, tripla, quadrupla della diminuzione del numero degli iscritti alla scuola". In Sardegna, infatti, ad un taglio degli occupati del 5,18 per cento corrisponde una riduzione degli iscritti del 3 per cento.
La scelta dello sciopero degli scrutini non è stata però condivisa dai sindacati confederali. "La Cgil - ha denunciato Giancarlo Dalla Corte - ha emesso una direttiva quasi segreta in cui invitava a non scioperare".
Il Comitato precari della Scuola Sardegna ha però aderito con convinzione all'iniziativa. "Chi come noi vive la scuola quotidianamente - è spiegato in un documento del Comitato - sa bene quali sono gli effetti nefasti dei tagli che sono stati operati quest’anno. Chi è contro questa riforma lo dimostri. Con i fatti".
Allo sciopero degli scrutini si aggiungerà un sit in di fronte alla Direzione scolastica Regionale, a Cagliari, in programma per domani mattina alle 10.00.
Alla conferenza stampa di oggi hanno partecipato anche Federico Carboni ed Entico Rubiu dell'Usb-Rdb. I due esponenti del sindacalismo di base hanno illustrato le ragioni dello sciopero nazionale del pubblico impiego indetto per lunedì prossimo (ndr: all'iniziativa dedicheremo un altro articolo, che sarà pubblicato domani).
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