"Una firma per Bellomonte": il "minatore rosso" promuove un appello contro il licenziamento dell'indipendentista da Trenitalia

13 Maggio 2010
(IlMinuto) – Cagliari, 13 maggio - "Per Bruno Bellomonte reintegro e libertà subito!". Con questo slogan il portavoce del comitato Lavoratori pro Bellomonte, "il minatore rosso" Antonello Tiddia, ha dato il via ad una petizione nazionale a sostegno del ferroviere licenziato da Trenitalia, raccogliendo in poche ore molte centinaia di firme.
"Oltre al danno la beffa", sottolinea Tiddia. "Dopo una ingiusta carcerazione preventiva è giunto il licenziamento. Bellomonte - ricorda "il minatore rosso" - era stato arrestato il 10 giugno scorso poco prima del G8 in Sardegna (poi spostato a L'Aquila) in una dubbia operazione dallo scopo preventivo senza prove né indizi reali e resta ancora in attesa di giudizio".
"Bruno - spiega - è un ferroviere capostazione a Sassari, un militante delle lotte in Sardegna tra i più stimati e conosciuti per antica militanza sociale e sindacale. E' un personaggio pubblico che non ha mai avuto niente da nascondere e attualmente anche candidato alla carica di sindaco a Sassari".
"Approfittando - osserva il promotore dell'appello - del suo stato di debolezza Trenitalia lo ha licenziato mandandogli una lettera nel carcere di Siano, nonostante non sia stato mai condannato ma solo in attesa di giudizio".


Per aderire all'appello: tiddia.ant@gmail.com


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