Riforma Gelmini: la "ribellione" degli scienziati. Fanfani: "A Cagliari sono in pericolo diversi corsi di studio"

28 Maggio 2010
(IlMinuto) – Cagliari, 28 maggio - L'Università di Cagliari si prepara ad un autunno davvero caldo. Giorno dopo giorno il no ai tagli della riforma Gelmini raccoglie consensi tra gli studenti, i docenti e, soprattutto, i ricercatori: non disponibili a ricoprire incarichi didattici (quasi sempre non retribuiti) nel prossimo anno accademico. "Oltre 50 ricercatori della Facoltà di Scienze di Cagliari (su circa 70) - ha detto ieri il fisico Umberto D'Alessio nel corso di una conferenza stampa - hanno dichiarato ufficialmente di non voler ricoprire incarichi di insegnamento per il prossimo anno accademico".
Il mancato apporto dei ricercatori all'insegnamento potrebbe mettere a rischio diversi corsi di laurea.
"Senza il contributo dei ricercatori - ha spiegato il preside di Scienze Luca Fanfani - l’offerta formativa è in bilico. Una riduzione dell’offerta didattica imposta di fatto dal Governo all’Università di Cagliari ed alla sua Facoltà di Scienze finirebbe col privare la Sardegna di svariati corsi di studio nel settore tecnico-scientifico".
L'allarme coinvolge tutta l'Università italiana. Il 6 maggio la Conferenza nazionale dei presidi delle Facoltà di Scienze ha infatti approvato all'unanimità una  mozione (presenti 32 atenei su 52) di denuncia delle gravi difficoltà dovute al taglio delle risorse e al mancato riconoscimento professionale dei ricercatori.

S.P.
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