Israele uccide 19 pacifisti della "Freedom Flotilla". Domani sera sit in di protesta a Cagliari

31 Maggio 2010
(IlMinuto) – Cagliari, 31 maggio - "Attivisti per i diritti umani di oltre 40 nazionalità e ingenti aiuti umanitari. Tonnellate di cemento, 100 case prefabbricate, materiale scolastico, 500 sedie a rotelle, medicinali". Sono queste le "armi" - spiega l'Associazione Sardegna Palestina - che la missione umanitaria della Freedom Flotilla intendeva portare nella Striscia di Gaza forzando i blocchi militari. Missione brutalmente interrotta questa notte dalla marina e dagli elicotteri di Israele, che hanno assaltato una delle navi della flotta, ammazzando 19 pacifisti e facendo numerosi feriti.
L'Associazione ha organizzato per domani sera a Cagliari (18.00, Bastione di Cagliari) un sit in per dimostrare contro questa strage compiuta dalle forze armate dello stato di Israele.
In poche ore - tramite un gruppo Facebook - hanno aderito all'iniziativa più di cento persone e forze come l'organizzazione indipendentista Sardigna Natzione e il sindacato di base Usb (ex Rdb).
"Per rompere la solidarietà internazionale che si è creata intorno alla causa palestinese - scrive la direzione nazionale di Sni - Israele è passato dagli intrighi diplomatici agli omicidi programmati in segreto ed alle stragi di pacifisti filo palestinesi".
Durissima anche la reazione dell'Unione Sindacale di Base. "Non accettiamo - scrive Usb - il silenzio e la complicità con il terrorismo di stato israeliano e l’ennesima violazione della legalità internazionale. Sosteniamo la campagna di boicottaggio dell'economia di guerra israeliana".  
Indignato il commento del portavoce di aMpI Cristiano Sabino. "I militari israeliani - dice Sabino - si sono comportati anche stavolta come veri e propri squadroni della morte ubriachi del veleno colonialista: hanno assaltato la nave dei pacifisti che sventolavano bandiere bianche e hanno freddato decine di persone".
"Siamo altresì coscienti - conclude l'esponente di aMpI - che nessun organismo internazionale, al di là delle proteste verbali, fermerà il colonialismo israeliano ed italiano e che solo la resistenza e la lotta popolare potrà debellare questo cancro dalla storia e scrivere una nuova pagina di civiltà e umanità".
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