Carcere di Oristano: i detenuti, "Viviamo fra i topi a temperature che raggiungono i 40 gradi"
"Alcuni di noi - commenta in una nota Gato Obrero - conoscono la realtà del carcere oristanese poiché hanno avuto la possibilità di partecipare a visite ispettive e per quanto è a nostra conoscenza la situazione descritta nella lettera è perfettamente realistica". I detenuti del carcere di Oristano sottolineano nella missiva l'impossibilità di "dialogare con la direzione, in quanto tutte le forme di protesta pacifiche si sono rivelate inutili. Tutte le petizioni in cui si denunciano i numerosi problemi sono state brutalmente cestinate. Chi si è reso portavoce e promotore di petizioni è stato ricattato e intimorito".
Quella che i reclusi nel penitenziario di Oristano chiedono di diffondere è una denuncia a tutto campo, dalle condizioni delle celle e dei bagni ("si rischia di morire asfissiati") all'alimentazione ("tutta la frutta e la verdura che ci viene rifilata è di pessima qualità").