Il CARC contro la speculazione energetica in Sardegna
Dalle parole del CARC vengono fuori i fotogrammi di un film dell'orrore, l'ennesimo che colpisce la Sardegna.
“Tir che trasportano pezzi di pale eoliche. Rotonde dei piccoli comuni spianate per far passare i trasporti eccezionali su cui viaggiano queste strutture alte oltre 200 metri. Gli ulivi sradicati a Selargius da parte di Terna per costruire il Thyrrenian Link. Gli espropri dei terreni di allevatori e agricoltori. Tutte queste immagini - sottolinea il CARC - rendono bene l’idea della speculazione finanziaria ed energetica che un cartello di diverse aziende specializzate nella 'green economy' hanno messo in campo per la costruzione di nuovi e giganteschi parchi eolici in Sardegna” .
“La possibilità di portare avanti questa speculazione è uno degli ultimi regali che il governo Draghi ha fatto ai pescecani della 'transizione energetica' […] che hanno deciso di aggredire la Sardegna” - precisa nella sua nota stampa il Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo, che prosegue: “Non hanno tenuto conto però della resistenza popolare che si sta sviluppando contro l’abuso del territorio sardo”. “L’occupazione dei terreni espropriati e concessi a Terna per i propri cantieri a Selargius e il presidio permanente al porto di Oristano sono esempi importanti di orgoglio e riscatto di una comunità che non intende sottostare ai diktat dell’UE, alle manovre sporche dei predoni della finanza e all’impoverimento dei territori sulla pelle delle masse popolari che li abitano”.