Stoccaggio scorie nucleari, firmato accordo Sogin - Jrc

Previsto un accordo di «collaborazione per lo sviluppo e l’attuazione di una strategia comune nelle attività di gestione dei rifiuti»
18 Gennàrgiu 2024
sogin jrc

Dopo l’individuazione dei territori dello stato italiano ritenuti idonei allo stoccaggio delle scorie nucleari, vanno avanti le procedure finalizzate al compimento dei propositi.

Questa mattina al Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione europea di Ispra (Varese), l’amministratore delegato di Sogin, Gian Luca Artizzu, e il direttore del Nuclear decommissioning & waste management del JRC, Laurent Jerrige, hanno firmato un accordo di «collaborazione per lo sviluppo e l’attuazione di una strategia comune nelle attività di smantellamento nucleare e di gestione dei rifiuti radioattivi».

«Con la firma di oggi – ha dichiarato Artizzu – instauriamo un rapporto con il JRC di Ispra con il quale intendiamo portare avanti progetti comuni per favorire l’innovazione e, nel contempo, essere sempre più performanti nel decommissioning e nella gestione dei rifiuti radioattivi, settori industriali rilevanti per il ritorno al nucleare in un’ottica di sviluppo sostenibile del Paese».

«Il JRC è fortemente impegnato a realizzare il proprio programma con la massima efficienza e nel pieno rispetto del quadro normativo internazionale e nazionale. – ha commentato Jerrige – Sogin costituisce un partner strategico del JRC nel panorama nucleare italiano».

In Sardegna, ricordiamolo, sono 8 le zone interessate: OR-60 (Albagiara, Assolo, Usellus); OR-61 (Albagiara, Usellus); SU-31 (Mandas, Siurgus Donigala); SU-44 (Segariu, Villamar); SU-45 (Setzu, Tuili, Turri, Ussaramanna); SU-47 (Nurri); SU-73 (Ortacesus); SU-74 (Guasila).

m.p.

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