Sisma in Turchia e Siria: a Cagliari e a Selargius tre iniziative di raccolta fondi
«Sono oltre 20.000 le persone estratte dalle macerie, morte a causa del terremoto che ha colpito l’area di confine fra Turchia e Siria, ma si prevede che da sotto le rovine saranno levate altre migliaia di corpi. I rappresentanti dei governi si sono affrettati a dichiarare l’invio di aiuti in tutti i luoghi colpiti ma gli aiuti tardano ad arrivare e spesso sono boicottati. In Siria e nell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord-Est gli aiuti internazionali sono impediti dall’embargo (anche dell’Italia) mentre in Turchia un governo fortemente caratterizzato dalla corruzione richiama a se stesso e all’organizzazione religiosa islamica il versamento delle donazioni».
Partono, spiegandocelo, da questo dato di fatto i rappresentanti delle diverse associazioni che stanno organizzando una raccolta fondi a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma nel sud est anatolico attraverso il canale diretto della Mezzaluna rossa Kurdistan.
Asce, Sardegna Palestina, associazione Madiba Sinnai, movimento per la Decrescita felice, Usb, Cobas scuola Sardegna, circolo del cinema Laboratorio 28 e scuola di cultura politica Francesco Cocco hanno stilato per l’occasione un calendario di appuntamenti finalizzati all’obiettivo.
Martedì 14 febbraio alle ore 18 il primo, in via Montesanto 28 a Cagliari nella sede dell’associazione Sardegna Palestina dove interverrà a distanza Alican Yıldız della Mezzaluna rossa Kurdistan Italia; venerdì 17 alle ore 18 il secondo, nei locali della scuola di cultura politica “Francesco Cocco” in Via Piceno 5 a Cagliari dove introdurrà Rosa Maggio e interverrà il giornalista turco Murat Cinar; sabato 18 il terzo, al centro Asce di Selargius con ancora Murat Cinar e un collegamento a distanza con il territorio martoriato dal sisma.
M.P.