Rapporto Crenos, Pil (-4,2%) in picchiata per la Sardegna. L'incubo dell'istruzione
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(IlMinuto) – Cagliari, 8 giugno – Nel 2013 il prodotto interno lordo della Sardegna ha raggiunto la cifra dei 29,2 miliardi di euro, con un calo del 4,2 per cento ben superiore alla media (-1,8%) delle regioni dello stato italiano. E' quanto rivela il Rapporto Crenos 2015, presentato qualche settimana fa a Cagliari. Il Rapporto, scritto ovviamente secondo una visione “nazionale italiana”, fa il punto anche sul Pil per persona. “Il Pil pro capite - si legge nella nota di presentazione del Rapporto - che misura seppur in maniera imperfetta il livello di prosperità di un territorio, mostra una perfetta suddivisione tra chi sta sopra e chi sotto la media nazionale: è la stessa linea geografica di spartizione tra Nord e Sud. La Sardegna ha un reddito di 17.689 euro per abitante (contro una media nazionale di 25.072 euro): peggiori performance sono solo quelle di Basilicata, Campania, Sicilia, Puglia e Calabria”. Altrettanto negativi sono i numeri dell'istruzione superiore e universitaria.
Pochi laureati – Lo stato di salute dell'istruzione universitaria in Sardegna continua ad avere una prognosi riservata. La percentuale di laureati fra la popolazione attiva è del 16% inferiore rispetto alla media europea. Il Rapporto precisa infatti che “la Sardegna mostra nel 2014 una percentuale di laureati tra la popolazione attiva pari al 13,1%, persino in calo rispetto al 2012 (14%); tale dato colloca la nostra regione ultima fra le regioni italiane e addirittura 265esima (su 269) fra le regioni europee; la media dell'Unione Europea (29,3%) è più che doppia rispetto al dato sardo”.
Uno studente su quattro non finisce le superiori – I dati sul fronte degli abbandoni scolastici fra i 18 e i 24 anni sono forse ancora più pesanti. “La regione - si legge nella nota - è nona su 269 regioni europee e seconda in Italia per tasso di dispersione: in Sardegna poco meno di un giovane su quattro (il 23,5%) non termina gli studi superiori”.
N.D.
Pochi laureati – Lo stato di salute dell'istruzione universitaria in Sardegna continua ad avere una prognosi riservata. La percentuale di laureati fra la popolazione attiva è del 16% inferiore rispetto alla media europea. Il Rapporto precisa infatti che “la Sardegna mostra nel 2014 una percentuale di laureati tra la popolazione attiva pari al 13,1%, persino in calo rispetto al 2012 (14%); tale dato colloca la nostra regione ultima fra le regioni italiane e addirittura 265esima (su 269) fra le regioni europee; la media dell'Unione Europea (29,3%) è più che doppia rispetto al dato sardo”.
Uno studente su quattro non finisce le superiori – I dati sul fronte degli abbandoni scolastici fra i 18 e i 24 anni sono forse ancora più pesanti. “La regione - si legge nella nota - è nona su 269 regioni europee e seconda in Italia per tasso di dispersione: in Sardegna poco meno di un giovane su quattro (il 23,5%) non termina gli studi superiori”.
N.D.
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