Monti lede l'Autonomia della Sardegna. Sni: "L’indipendenza è una necessità"
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(IlMinuto) – Cagliari, 12 ottobre – "Monti prende a schiaffi gli autonomisti, piangeranno o reagiranno?" E' questa la domanda che pone Sardigna Natzione Indipendentzia dopo aver appreso che la Sardegna verrà nuovamente lesa dal Governo italiano, che con la legge di stabilità colpisce dritto il cuore dell'Autonomia dell'isola. Un Governo già debitore nei confronti dei Sardi. Ricordiamo tutti la Vertenza Entrate e la battaglia di Fiocco Verde. Ma quali le reazioni delle alte cariche regionali? Un nuovo ricorso alla Corte Costituzionale contro uno Stato che viola i diritti del Popolo Sardo. Tuttavia, le proteste autonomiste non incantano Sni, che in una nota stampa afferma: "Come in tutte le occasioni di lesa specificità è iniziata la gara di chi protesta di più e sollevato il sipario del teatrino politico, onorevoli e onorevoleddos sono pronti all’intonato concerto di protesta, forte e vibrata, ma con l’occhiolino chiuso per far capire ai loro padroni che la fiction è dovuta e che non si strapperanno le vesti ma solo lo stesso bottone che hanno ricucito dopo l’ultima protesta". Mentre la Giunta approva una delibera con la quale propone ricorso per la dichiarazione di illegittimità costituzionale di diversi articoli della Spending Review, gli indipendentisti guidati da Bustianu Cumpostu ricordano alla Sardegna che "il tempo del narcotico autonomista è scaduto". Per Sardigna Natzione infatti è necessario un altro Governo: "In Sardegna si sta formando un’altro blocco sociale - spiega Cumpostu - libero da servaggi verso i feudi italiani e figlio dell’emergenza che voi avete causato, che presto vi porterà sotto i palazzi del potere la voce unanime del popolo sardo per chiedervi di passare la mano prima che la vostra politica di sudditanza renda irreversibile il disastro e causi risvolti di carattere sociale".
S.P.
Fotografia di FZA_1970. Fonte Flickr
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Fotografia di FZA_1970. Fonte Flickr
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