Il Gruppo di Intervento Giuridico inoltra atto di intervento al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica contro l'ennesima centrale eolica in Sardegna

L’area interessata dal progetto è quella di Su Monte de Subra, nei territori comunali di Pattada, Bultei e Benetutti
7 Agosto 2024
monte de subra

Nella giornata di ieri 6 agosto 2024, il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato formale atto di intervento al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nell’ambito del procedimento di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.) relativo al progetto di realizzazione, in Sardegna, dell’ennesima centrale eolica. Si tratta della centrale proposta dalla società campana IVPC s.r.l. nell’area di Su Monte de Subra, facente parte dei territori comunali di Pattada, Bultei e Benetutti (SS).


Il progetto della centrale eolica prevede 5 aerogeneratori che avranno un’altezza massima complessiva di 200 metri circa per una potenza nominale massima pari a 30,5 MW. Ai 5 aerogeneratori si devono aggiungere: linee elettriche di collegamento alla rete elettrica nazionale, viabilità, una stazione di trasformazione (150/33 kV), una nuova stazione elettrica RTN (150 kV), sbancamenti e cavidotti. Il tutto in zone particolarmente ricche dal punto di vista idrico e boschivo.


Il Gruppo d'Intervento Giuridico fa altresì presente che quella in oggetto rappresenta un'area di notevole pregio, vista la presenza diun gran numero di beni culturali. Fra i tanti: i Nuraghi Litu Pedrosu Mannu, Litu Pedrosu Pitzinnu, Norcheta, Donnigheddu, Badu Ludosu, le Tombe dei Giganti Norcheta e Sedda Otinnera. La zona, sottolinea il GrIG, è inoltre sottoposta a vincolo paesaggistico/ambientale secondo quanto stabilito dal decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.: “la centrale eolica sorgerebbe ben dentro la fascia di rispetto estesa tre chilometri dal limite delle zone tutelate con vincolo culturale e/o con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), posta dall’art. 6 del decreto-legge n. 50/2022, convertito con modificazioni e integrazioni nella legge n. 91/2022, in attesa della prevista individuazione delle aree non idonee all’installazione degli impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile di cui al D.M. Ambiente 21 giugno 2024 (Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili)”.

Non è tutto, dal momento che il GrIG evidenzia che l'area che ricade nel Comune di Pattada e che è interessata al progetto è un demanio civico, individuato con decreto Commissario U.C. n. 238 del 23 maggio 1939. Come è noto, i terreni a uso civico e i demani civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i., legge n. 168/2017, regio decreto n. 332/1928 e s.m.i.), oltre a costituire un patrimonio di grandissimo rilievo per le comunità locali sia sotto il profilo economico-sociale che per gli aspetti di salvaguardia ambientale, "sono tutelati ex lege con il vincolo paesaggistico (art. 142, comma 1°, lettera h, del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).  Ogni atto di disposizione che comporti ablazione o che comunque incida su diritti di uso civico può essere adottato dalla pubblica amministrazione competente soltanto a particolari condizioni, previa autorizzazione regionale e verso corrispettivo di un indennizzo da corrispondere alla collettività titolare del diritto medesimo e destinato a opere permanenti di interesse pubblico generale (artt. 12 della legge n. 1766/1927 e s.m.i.). Nel caso di specie, - sottolinea ancora il GrIG- i cittadini residenti nel Comune di Pattada sono gli unici titolari dei diritti di uso civico nei rispettivi demani civici.


Oltre a aver chiesto al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di esprimere formale diniego sul progetto, il Gruppo di Intervento Giuridico ha informato, per opportuna conoscenza, anche il Ministero della Cultura, la Regione autonoma della Sardegna, la Soprintendenza speciale per il PNRR e quella per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari, i Comuni di Pattada, Bultei e Benetutti.
 

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