Punta Giglio, 40 tra docenti e ricercatori sulla necessità di una più approfondita valutazione
Nella giornata di ieri è stata inviata via PEC all'Azienda speciale Parco di Porto Conte, al Comune di Alghero, alla Regione Autonoma della Sardegna - Direzione Generale della Difesa dell’Ambiente, Servizio Valutazioni impatti e incidenze ambientali e al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica - Direzione generale patrimonio naturalistico e mare l'allegata lettera aperta/petizione avente quale oggetto "Considerazioni sulla necessità di una più approfondita valutazione delle implicazioni ambientali e paesaggistiche degli interventi di mitigazione del rischio frana nelle falesie di Punta Giglio."
La lettera aperta è stata firmata da 40 docenti e ricercatori afferenti a diversi dipartimenti dell'Università di Sassari.
La sospensione dei lavori, concordemente invocata dal mondo scientifico, dalle Associazioni ambientaliste e da numerosi cittadini, consentirebbe di dar spazio a una fase di riflessione e di studio, che permetta di valutare più approfonditamente l'incidenza ambientale e paesaggistica degli interventi previsti e di soppesare il loro reale grado di indispensabilità.
I lavori progettati, infatti, mentre rischiano di produrre effetti irreversibili nel prezioso ecosistema da proteggere, mitigherebbero solo provvisoriamente qualche rischio, ma non potrebbero mettere in alcun modo in sicurezza lo specchio di mare sottostante le imponenti pareti rocciose del promontorio.
I firmatari suggeriscono di non escludere a priori la cosiddetta "opzione zero", confermando e eventualmente estendendo, per quel tratto di mare, l'attuale divieto di navigazione che gioverebbe, tra l’altro, a limitare il carico antropico e a salvaguardare l’integrità delle comunità floristiche e faunistiche presenti nell’area, e chiedono di valutare la possibilità di impiegare i finanziamenti per altri interventi utili alla salvaguardia della risorsa naturale.