Il Cal: «Potenziare i servizi sanitari decentrati di prossimità»
«Sono numerose le criticità rilevate nella sanità sarda che riguardano la programmazione e la contingenza emergenziale. La carenza cronica di medici di famiglia, di pediatri e di specialisti territoriali, generata da prepensionamenti, dimissioni e da un sistema di accesso alla facoltà di medicina generale ancora troppo stringente rispetto al reale fabbisogno dell’isola».
È quanto emerge dall’analisi sullo stato della Sanità territoriale regionale della VI commissione istruttoria del Consiglio delle autonomie locali riunitasi questa mattina nella propria sede di Cagliari.
Riunione nel capoluogo, quindi, che con Sassari registra una «concentrazione di camici bianchi» creando «una disparità territoriale non più accettabile che impone un ripensamento strutturale».
Da qui la necessità ravvisata di «potenziare i servizi sanitari decentrati di prossimità per ridare a tutti i territori pari dignità è un’esigenza non più rinviabile», come affermato dalla presidente del Cal, Paola Secci, intervenendo alla riunione.
Al termine è stato chiesto un incontro urgente all’on. Mario Antonio Mundula, presidente della VI commissione del Consiglio regionale, al quale verranno sottoposte, per punti, una serie di criticità riscontrate.
M.P.