“Monumenti Aperti”: il ritorno

Con il ritorno di “Monumenti Aperti” si respira una boccata d'aria fresca per le iniziative culturali sarde. Nell'isola la manifestazione prenderà il via il 23 ottobre e proseguirà fino al 12 dicembre con un programma ricco e molto intenso. Un programma che sarà capace di guidare i visitatori alla scoperta delle bellezze architettoniche sarde, dei siti naturalistici e di quelli archeologici.

Durante quest'edizione, tra i protagonisti della manifestazione isolana si annoverano anche la cittadina di Castelsardo e i paesi di Genoni, Ossi, Serrenti e Tissi.

L'appuntamento autunnale non sarà circoscritto ai soli comuni sardi e per il 2021 coinvolgerà anche la città di Roma e l'Ecomuseo di Granito di Montorfano in Lombardia.

A partire da quest'anno, inoltre, la città emiliana di Ferrara prenderà parte al programma con un focus sull'“Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto, mentre la città piemontese di Santo Stefano Belbo proporrà un'interessante attività legata a Cesare Pavese, il poeta, scrittore, traduttore e critico letterario a cui ha dato i natali.

In Sardegna l'iniziativa culturale vedrà coinvolti 32 itinerari tematici per un totale di 111 monumenti, 200 scuole e 107 associazioni. Un evento di grande portata, dunque, per un ritorno alla normalità che rappresenta un inno all'attività culturale partecipata e che fin dalla sua nascita coinvolge volontari, esperti, istituzioni e scuole.

Nell'isola gli eventi saranno animati dalla presenza degli studenti, voce narrante di spaccati di storia conditi con piccole curiosità.

A fare da carburante a quest'enorme macchina culturale è una sinergia lavorativa straordinaria. “Monumenti Aperti” è “una festa di comunità”, come la ha definita Massimiliano Messina, presidente di “Imago Mundi”, l'associazione culturale nata nel 1993 dalla volontà di un gruppo di giovani universitari che da più di 20 anni si occupa di organizzare tutto ciò sta dietro le quinte di “Monumenti Aperti”.

A.C.