Carceri: in Sardegna a rischio flop la Carta dei Diritti e Doveri dei detenuti

15 Maggio 2013
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(IlMinuto) - Cagliari, 15 maggio - Rischia di rimanere lettera morta la “Carta dei Diritti e dei Doveri dei detenuti e degli internati”, voluta dell’ex ministro della Giustizia Paola Severino e emanata con decreto dappertutto tranne che in Sardegna, dove non vi è stata alcuna disposizione attuativa. Ma non è tutto qui, nelle carceri dell'isola mancano anche i fondi necessari per predisporre le fotocopie. L’assenza della carta nelle strutture penitenziarie non permetterà, infatti, di distribuire ai cittadini privati della libertà il documento per l’esercizio dei loro diritti. Sulla questione si alza la voce di Maria Grazia Caligaris , presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, evidenziando che “assicurare una maggiore consapevolezza della vita carceraria, specialmente per i detenuti stranieri, non può avvenire senza un preciso piano d’intervento con un sostegno finanziario”. “Oltre alla Carta, ogni detenuto, in occasione dell’ingresso nel Penitenziario durante il primo colloquio – sottolinea Caligaris – deve poter disporre di una sintesi della Legge sull’Ordinamento Penitenziario, del Regolamento interno dell’Istituto e delle altre disposizioni anche sovranazionali, come la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali". In Sardegna, dunque, oltre al problema del sovraffollamento e oltre ai gravi disagi e alle carenze insite nel sistema penitenziario, una legge non trova attuazione perché non è stato previsto un finanziamento apposito per poterla attuare. E' "evidente - conclude la presidente di SdR - che conoscere diritti e doveri modifica profondamente l’approccio alla pena detentiva soprattutto per chi, incensurato, entra in carcere in attesa di giudizio e non conosce alcuna norma di comportamento".

S.P.

Fotografia di hidden side. Fonte Flickr
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