A Mamone è record stranieri. Sdr "Manca il lavoro"

5 Dicembre 2012
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(IlMinuto) – Cagliari, 5 dicembre – Aumentano gli stranieri nella Colonia Penale di Mamone, in provincia di Nuoro. L’arrivo di altri 17 cittadini privati della libertà ha portato l’indice delle presenze al 93% (a ottobre aveva raggiunto l’88%). Chiaramente una percentuale così alta non può "avere garanzie di lavoro adeguate nonostante i programmi di valorizzazione delle produzioni agricole", afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’Associazione Socialismo Diritti Riforme, sottolineando che “i soldi per il finanziamento delle attività lavorative straordinarie e comuni sono insufficienti e la maggioranza dei ristretti è costretta a rimanere per lungo tempo inattiva nei cameroni”. Analizzando la situazione carceraria è necessario precisare che la Sardegna è l'unico territorio con tre colonie penali, e che quindi detiene il più alto indice di terreni destinati a servitù penitenziaria. Inoltre, i detenuti che stanno scontando il residuo di pena all’aperto sono prevalentemente marocchini, tunisini e rumeni. "Il dato appare ancora più significativo - commenta Caligaris - se si considera che per il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, con i dati aggiornati al 30 settembre 2012, i detenuti stranieri costituiscono complessivamente il 36% dei reclusi nei 206 Istituti della Penisola. Al secondo posto della graduatoria [...] si colloca un’altra colonia penale sarda quella di Is Arenas con il 78%". "Una così massiccia presenza di stranieri – rileva la presidente di Sdr - è un [...] segnale inequivocabile di come il Dipartimento non rispetti il principio della territorialità della pena. La maggior parte dei cittadini comunitari ed extracomunitari vengono trasferiti dal Continente, principalmente dall’Italia settentrionale dove spesso risiedono familiari o dove hanno creato relazioni sociali con conterranei". La scarsa attività genera tra i denuti profondo malessere e la situazione non sembra veder uno spiraglio di luce, dal momento che, borse-lavoro tralasciando, - precisa la denuncia - "la cassa delle ammende è praticamente vuota e quindi anche nelle colonie è stato necessario organizzare le turnazioni con lunghi periodi di riposo forzato che generano ancora più profondi malesseri e tensioni".

S.P.

Fotografia di mailo. Fonte Flickr
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