San Sebastiano riapre il braccio della tortura

26 Novembre 2012
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(IlMinuto) - Cagliari, 26 novembre - “Il terzo braccio è al limite della tortura”, e se a dirlo è il garante dei diritti dei detenuti del carcere di San Sebastiano c’è da riflettere. In seguito ai soliti problemi di sovraffollamento, infatti, la direzione ha riaperto le celle del terzo braccio che rappresenta uno spazio ancora peggiore rispetto alla struttura stessa del vecchio penitenziario: dalle pareti scrostate per l’umidità, ai letti impilati fino all’impossibilità di una qualsiasi forma di privacy con il bagno “separato” dalla cella da un semplice asciugamano. La riapertura della sezione ha riacceso le proteste dei detenuti che continuano la propria mobilitazione dentro le mura per chiedere al governo l’amnistia e il diritto al voto per le prossime consultazioni elettorali. Insieme allo sciopero della fame e della sete, la settimana scorsa i detenuti avevano battuto per più di mezz’ora sulle sbarre per lanciare l’allarme di una situazione che da anni occupa le pagine dei giornali ma a quanto pare non l’agenda politica delle istituzioni.

L.G.

Fotografia di marcozanon. Fonte Flickr
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