Manifestazione 13 novembre: lo sguardo di Onnis Presidente di Progetu Repùblica

15 Novembre 2012
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(IlMinuto) – Cagliari, 15 novembre – "Quando il potere costituito scappa in elicottero è il segno che le cose sono già cambiate". E' quanto afferma Omar Onnis, Presidente di ProgReS Progetu Repùblica de Sardigna commentando la giornata di protesta che lunedì scorso ha mostrato il volto di una Sardegna che vuole rinascere. "Non è più tempo di inganni (e autoinganni), è tempo di soluzioni strutturali", rincalza Onnis. Per il presidente di ProgReS è infatti urgente e necessario mettere le famiglie nelle condizioni di vivere dignitosamente. Ma non solo: è anche doveroso risanare i territori di modo che si possano sviluppare al meglio attività produttive. Insomma bisogna puntare, secondo la ricetta di Progetu Repùblica, a "rigenerare tutte le relazioni umane, culturali ed economiche che la lunga crisi ha indebolito o reciso". "Non potrà farlo la politica italiana, né la politica sarda che risponde alla politica italiana (e agli interessi italiani). - precisa Onnis - Forse almeno su questo punto le coscienze cominciano a risvegliarsi dal torpore". "Non voglio più vedere la polizia di stato italiana manganellare i lavoratori sardi a casa loro - prosegue - Non voglio più vedere inutili e offensive parate di ministri italiani accolti con la lingua ben srotolata dai politici sardi, sentire parole vacue di finto interesse, accettare che siamo trattati come sudditi di poco conto, senza peso se non in quanto oggetto di speculazioni, di esperimenti di ingegneria sociale o come collettori di ogni immondizia di cui il padrone decida di sbarazzarsi". Parole decise e senza tentennamenti, quelle del Presidente di ProgReS, che aggiunge che la solidarietà nei confronti dei lavoratori sardi oggi non basta più e non serve a niente: "Le soluzioni che ci siamo troppo a lungo aspettati da altri dovremo trovarle e metterle in atto noi".

S.P.

Illustrazione di Cau Napoli. Fonte Flickr
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