Contro il Governo Monti il gesto estremo dei disabili gravissimi
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(IlMinuto) – Cagliari, 23 ottobre – E' iniziato il 21 ottobre scorso lo sciopero della fame di 42 disabili gravissimi, malati con patologie neurodegenerative progressive: Sla, distrofia muscolare e sclerosi multipla. 20 di queste persone sono allettate, paralizzate, con tracheostomia e Peg e vivono collegate a macchine salvavita. La protesta estrema nasce dal bisogno di farsi ascoltare da un Governo che ad oggi non ha ancora preso in considerazione le esigenze vitali dei disabili gravissimi. Ad organizzare lo sciopero della fame è il Comitato 16 Novembre Onlus, guidato dall'instancabile Salvatore Usala. Dopo tre presidi, i malati si ribellano all'accanimento che li colpisce: "Non si può più procrastinare il diritto all'assistenza - afferma il segretario Usala - né giocare a rimpiattino sulla pelle dei disabili gravissimi!" "Il Governo - sottolinea il Comitato - ha deciso di dedicare parte dei 658 milioni dell'art. 23 comma 8, legge Spending Review, alla non autosufficienza, in particolare ai disabili gravissimi, ma a tutt'oggi vi è la mancanza assoluta di un piano organico per la non autosufficienza. Questo governo pare voglia giocare a nascondino, sostenuto da una maggioranza che nulla obietta". Vero è che i disabili gravissimi hanno presentato un progetto organico a costo zero, capace di includere il finanziamento di 658 milioni, muovere 1.650 milioni e creare 90mila posti di lavoro. Tuttavia, allo stato attuale delle cose la proposta non ha avuto alcuna risposta: nessuno è stato convocato. Una protesta, quella intrapresa dai disabili, che mette a serio rischio la loro salute e che, come precisa lo stesso segretario, se non fosse sufficiente proseguirà con un presidio permanente "davanti ad un Ministero con sciopero della fame totale".
S.P.
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