Galsi: crescono le adesioni alla manifestazione no gasdotto del 10 dicembre. Css e Sni promuovono una consultazione via sms

5 Dicembre 2011
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(IlMinuto) – Cagliari, 5 dicembre – Il 14 dicembre, a Roma, si riunirà la Conferenza dei Servizi per dire una parola, probabilmente definitiva, sul Galsi. Pochi giorni prima, il 10 dicembre, scenderà invece in piazza a Cagliari il movimento che dice No al Gasdotto Algeria Sardegna Italia* e al Pozzo Saras nella zona di Arborea. L’iniziativa è stata illustrata sabato scorso, in una conferenza stampa di fronte al Consiglio regionale della Sardegna. “Il corteo – ha spiegato Cristiano Sabino, portavoce di a Manca pro s’Indipendentzia, l’organizzazione che ha promosso la manifestazione – partirà da piazza dei Centomila e finirà di fronte alla sede della Regione, perché la Regione ha avuto un ruolo cruciale nell’operazione Galsi. Un'opera che sarà semplicemente una servitù di passaggio per consentire al continente di ricevere il metano. I sardi non beneficeranno in niente di questa operazione. Questa scelta è stata imposta con un metodo che viola […] i concetti della democrazia e della partecipazione popolare. Avremo migliaia di espropri imposti dall’alto”. Sabino ha quindi ribadito la necessità di un piano energetico nazionale sardo. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche esponenti di movimenti e forze politiche che da tempo si battono contro il Galsi. “Per piazzare il metanodotto - ha precisato Claudia Zuncheddu (Indipendentistas) - saranno deviati oltre 420 corsi d’acqua. Un disastro idrogeologico di dimensioni enormi. Non solo, dal punto di vista economico e occupazionale questo gasdotto non darà assolutamente nulla alla Sardegna. Il lavoro sarà assegnato a imprese non sarde”. Da quattro anni il Comitato ProSardegnaNogasdotto - formato da giuristi, archeologi, antropologi e ingegneri - contesta il progetto Galsi. “Il 14 dicembre - ha sottolineato Sergio Diana per il Comitato - ci sono persone che andranno a Roma alla conferenza dei servizi, diranno sì a questo progetto, senza aver letto una pagina del progetto. Noi del Galsi non ce ne facciamo nulla”. Come ha precisato Zuncheddu, la finanziaria 2011 stanzia 150 milioni per il Galsi, ma non ci sono i soldi per le interconnessioni con le reti cittadine (dove esistono). “Dobbiamo dire no a questo mostro – ha detto Antonello Boassa del Cagliari Social Forum – e promuovere una proposta alternativa basata sul risparmio energetico, sulle fonti alternative, con uno sviluppo basato sull’agricoltura, la pastorizia, il turismo e sull’industria leggera”. Sulla questione Galsi sono intervenuti anche Sni e Css, che in un incontro all'hotel Mediterraneo hanno proposto una consultazione via sms del popolo sardo della durata di tre mesi. Tre le risposte possibili: sì, no e se (un sì condizionato al rispetto di alcuni vincoli ambientali ed economici alla realizzazione del metanodotto).

*Adesioni alla manifestazione nazionale al 5 dicembre



Comitato ProSardegnaNoGasdotto

A Manca pro s'Indipendentzia

Sinistra Critica sarda

Associazione Zirichiltaggia

Comunisti - Sinistra popolare di Cagliari e del Sulcis

Partito comunista dei lavoratori

Disarmiamoli Sardigna

Social Forum

Solarussa in Movimento

Liberta' Sarda

Comitato Carlofortini Preoccupati

Gruppo Tutti i sardi contro il Galsi

Claudia Zuncheddu (consigliere regionale)

Massimiliano Mazzotta (regista)
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