“Bruno è libero”. La gioia di aMpI. Sabato assemblea pubblica a Sassari
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(IlMinuto) – Cagliari, 22 novembre – “Assolto perché il fatto non sussiste”. Erano le 19:04 di ieri sera quando la presidente della Corte d’Assise di Roma ha pronunciato la sentenza che ha posto fine ai 29 mesi di carcerazione preventiva di Bruno Bellomonte: dirigente del movimento indipendentista sardo a Manca pro s’Indipendentzia e sindacalista, in galera dall’10 giugno 2009 con l’accusa di avere partecipato a un tentativo di ricostruzione del brigatismo rosso in vista del G8 della Maddalena. Per il Direttivo nazionale di aMpI la sentenza di ieri è “una grande vittoria del movimento indipendentista”. “Si conclude finalmente – si legge in un comunicato stampa - un processo […] nel corso del quale abbiamo potuto ammirare tutta l’inconsistenza dell’impianto accusatorio e tutta la volontà persecutoria nei confronti degli imputati e in particolar modo del nostro dirigente [...] col solo scopo di distruggere la sua vita e la sua resistenza e di isolare e smantellare la nostra organizzazione. Bruno Bellomonte è stato sequestrato il 10 giugno 2009 e da allora lo stato italiano si è reso responsabile della violazione di tutti i diritti civili, politici e umani nei suoi confronti”.Il Direttivo di aMpI non dimentica Luigi Fallico, incensurato, accusato di essere il capo della "organizzazione", “lasciato morire d’infarto in una cella per mancanza di cure, dopo aver palesato chiari ed inequivocabili sintomi di malessere” e ribadisce “ la piena solidarietà ai compagni che oggi sono stati condannati”. La gioia dell’assoluzione sarà condivisa sabato prossimo 26 novembre con i cittadini di Sassari. Alle 10.30 si svolgerà una assemblea pubblica davanti alla stazione ferroviaria di Sassari, luogo di lavoro di Bruno Bellomonte. “Invitiamo – sottolinea aMpI - tutta la cittadinanza sassarese, le mille persone che hanno votato Bruno Bellomonte sindaco di Sassari nel maggio 2010, tutti coloro che ci hanno sostenuto in questa battaglia a partecipare numerosi all’assemblea”.
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