UN ANNO FA. Sgombero di Giorgino. La denuncia: "Non ci hanno permesso di rientrare nell’edificio. Abbiamo perso tanti bagagli e soldi". Il presidio di fronte al Comune
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(IlMinuto) – Cagliari, 18 febbraio 2010 – “Ci avevano assicurato che avremmo trovato pronte le case nuove al momento dello sgombero, ma non era vero. Non ci danno neanche più permesso di rientrare nell’edificio e abbiamo perso tanti bagagli e tanti soldi”. E’ questa la denuncia di un giovane lavoratore del Senegal che questa mattina ha partecipato al presidio di protesta di fronte alla sede del Comune di Cagliari in piazza De Gasperi. All’iniziativa hanno preso parte circa 50 persone, immigrati e componenti della Rete Antirazzista che si è opposta allo sgombero di Giorgino e ha denunciato le frequenti irruzioni delle forze dell’ordine nelle case affittate dai senegalesi. Ad una settimana circa dall’operazione è stata trovata una sistemazione – per quanto precaria e provvisoria o lontana dal luogo di lavoro – per la gran parte degli ex residenti dell’Edem. Due lavoratori senegalesi sono invece ancora ospitati all’hotel Quattro Mori. Ora per gli immigrati le preoccupazioni più grandi sono due: l’acquisto di una nuova residenza (requisito indispensabile per il rinnovo del permesso di soggiorno) e l’accoglienza dei 40 lavoratori residenti nell’ex Edem ora in Senegal e che al ritorno in Sardegna si ritroveranno senza casa. “Lo sgombero di Giorgino – si può leggere in una nota diffusa dagli organizzatori – è stata un’operazione di polizia. Un abuso che non ha rispettato nemmeno i termini dettati dalla stessa ordinanza (…). C’erano troppi testimoni per ignorare la presenza di quattro squadre della celere in tenuta antisommossa”. “Le istituzioni responsabili – conclude la nota – hanno il dovere di trovare davvero una soluzione migliore per tutti coloro che nelle ex palazzine Edem avevano trovato alloggio”.
(Si ringrazia Alessandro Cuccu per le fotografie)
(Si ringrazia Alessandro Cuccu per le fotografie)
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