Informazione. La Lega e il Pdl buttano fuori la lingua sarda dal contratto di servizio Rai
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(IlMinuto) – Cagliari, 9 settembre - La Lega e il Pdl hanno escluso la lingua sarda dal nuovo contratto di servizio della Rai. E' quanto denuncia il senatore Francesco Sanna (Pd) con una lettera indirizzata al consigliere regionale del Psd'Az, Paolo Maninchedda.
Il nuovo contratto del servizio pubblico radio-televisivo, secondo quanto votato dalla Commissione Bicamerale Vigilanza Rai, prevede la realizzazione di trasmissioni in tedesco e ladino per il Trentino Alto Adige, in sloveno per il Friuli, in francese per la Val d'Aosta. La Sardegna e la lingua sarda, nonostante la tutela prevista dalla legge 482 del 1999, non sono nemmeno prese in considerazione. Per volontà della Lega e del Pdl. Nella seduta dell'8 giugno i rappresentanti delle due formazioni di centrodestra nella Commissione presieduta da Sergio Zavoli hanno infatti respinto l'emendamento presentato dai senatori democratici Vincenzo Vita e Francesco Morri per finanziare la realizzazione di programmi in lingua sarda in Sardegna. "Dalle informazioni che avevo assunto presso la sede Rai della Sardegna - precisa Sanna - i programmi in lingua sarda videro sempre, per la loro produzione, l'intervento finanziario della Regione Sardegna".
L'inclusione del sardo nel contratto di servizio avrebbe consentito - sottolinea il senatore Pd - "di fare un bel salto di qualità: da una possibilità (a pagamento), a un dovere (senza oneri per la Regione)".
Il nuovo contratto del servizio pubblico radio-televisivo, secondo quanto votato dalla Commissione Bicamerale Vigilanza Rai, prevede la realizzazione di trasmissioni in tedesco e ladino per il Trentino Alto Adige, in sloveno per il Friuli, in francese per la Val d'Aosta. La Sardegna e la lingua sarda, nonostante la tutela prevista dalla legge 482 del 1999, non sono nemmeno prese in considerazione. Per volontà della Lega e del Pdl. Nella seduta dell'8 giugno i rappresentanti delle due formazioni di centrodestra nella Commissione presieduta da Sergio Zavoli hanno infatti respinto l'emendamento presentato dai senatori democratici Vincenzo Vita e Francesco Morri per finanziare la realizzazione di programmi in lingua sarda in Sardegna. "Dalle informazioni che avevo assunto presso la sede Rai della Sardegna - precisa Sanna - i programmi in lingua sarda videro sempre, per la loro produzione, l'intervento finanziario della Regione Sardegna".
L'inclusione del sardo nel contratto di servizio avrebbe consentito - sottolinea il senatore Pd - "di fare un bel salto di qualità: da una possibilità (a pagamento), a un dovere (senza oneri per la Regione)".
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