Carceri: Sdr, a Cagliari negati “domiciliari” a detenuto con cancro. "Concetto vendicativo della pena"
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(IlMinuto) – Cagliari, 9 settembre - "Un detenuto con un cancro alla prostata dovrà effettuare le 42 sedute di radioterapia andando avanti e indietro dal carcere di Buoncammino all’ospedale oncologico accompagnato dalla scorta. Il Tribunale di Sorveglianza di Sassari gli ha infatti negato gli arresti domiciliari perfino in una struttura sanitaria". E' quanto denuncia con una nota la presidente dell'associazione Socialismo Diritti e Riforme, Maria Grazia Caligaris. Un trattamento - sostiene Caligaris - "non motivato da ragioni di sicurezza e ispirato piuttosto a un concetto vendicativo della pena detentiva". "Non è la prima volta che vengono negati gli arresti domiciliari in casi simili", sottolinea la presidente di Sdr. "Nei mesi scorsi - precisa - una detenuta con un tumore al seno ha dovuto sostenere un ciclo di 30 sedute restando nella sezione femminile di Buoncammino".
"La scelta dei giudici – conclude Caligaris – appare in contrasto non solo con gli articoli 27 e 32 della Costituzione, ma anche con la recente sentenza della sezione penale della Cassazione che raccomanda l’umanizzazione della pena, soprattutto con riguardo ai detenuti in non felici condizioni di salute".
"La scelta dei giudici – conclude Caligaris – appare in contrasto non solo con gli articoli 27 e 32 della Costituzione, ma anche con la recente sentenza della sezione penale della Cassazione che raccomanda l’umanizzazione della pena, soprattutto con riguardo ai detenuti in non felici condizioni di salute".
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