A Manca: "La lotta fra pastori e colonialismo è vecchia di 200 anni"
(IlMinuto) – Cagliari, 9 agosto - "La vertenza dei pastori sardi non inizia con la mobilitazione all’aereoporto di Elmas e non può limitarsi alla questione del 'prezzo del latte'. In realtà la lotta fra pastori e colonialismo italiano è vecchia di 200 anni e riguarda l’anima stessa dell’economia e della cultura della nostra terra".
E' quanto afferma la Direzione nazionale di A Manca pro s' Indipendentzia, con una nota diffusa dopo la manifestazione di venerdì scorso, che aveva visto i pastori del Mps bloccare la 131 all'altezza di Tramatza.
"200 anni di leggi colonialiste - spiega aMpI - imposte con la forza delle armi hanno fatto diventare il pastore sardo un mungitore assistito il cui lavoro non serve per produrre ricchezza comunitaria, ma per alimentare il benessere di industriali e politici legati all’Italia e al suo sistema di banche e partiti".
Il movimento indipendentista e di sinistra A Manca pro s’Indipendentzia appoggia le vertenze dei pastori e propone "alcuni punti di immediata rottura con il colonialismo italiano".
Fra questi "l'usufrutto gratuito di acqua ed energia", "l'abbattimento dei costi dei mangimi e dei trasporti" e "l'imposizione ai centri commerciali e ai mercati civici di vendita di almeno il 70 per cento di prodotti sardi ad un giusto prezzo".
E' quanto afferma la Direzione nazionale di A Manca pro s' Indipendentzia, con una nota diffusa dopo la manifestazione di venerdì scorso, che aveva visto i pastori del Mps bloccare la 131 all'altezza di Tramatza.
"200 anni di leggi colonialiste - spiega aMpI - imposte con la forza delle armi hanno fatto diventare il pastore sardo un mungitore assistito il cui lavoro non serve per produrre ricchezza comunitaria, ma per alimentare il benessere di industriali e politici legati all’Italia e al suo sistema di banche e partiti".
Il movimento indipendentista e di sinistra A Manca pro s’Indipendentzia appoggia le vertenze dei pastori e propone "alcuni punti di immediata rottura con il colonialismo italiano".
Fra questi "l'usufrutto gratuito di acqua ed energia", "l'abbattimento dei costi dei mangimi e dei trasporti" e "l'imposizione ai centri commerciali e ai mercati civici di vendita di almeno il 70 per cento di prodotti sardi ad un giusto prezzo".
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