Sabino (aMpI): "I lavoratori sardi seguano l'esempio della Carbosulcis"
(IlMinuto) – Cagliari, 7 luglio - "Che i padroni facciano le valige e se ne vadano via dalla Sardigna!". Cominicia con queste parole inequivocabili il comunicato di A Manca pro s'Indipendentzia in solidarietà ai lavoratori della Carbosulcis.
"E' incoraggiante - spiega il portavoce di aMpI Cristiano Sabino - l’azione dei lavoratori della Carbosulcis di licenziare e mettere fuori gioco il Presidente e l’intero Cda dell’azienda". Dirigenza incapace - sottolinea aMpI - di offrire una "prospettiva o un progetto" per la miniera.
"Senza un piano industriale (e annessi investimenti) basato sul rilancio della miniera e sul rispetto dell’ambiente ad emissioni zero di Co2 - prosegue Sabino - la Carbosulcis è destinata a chiudere i battenti nel giro di pochissimo tempo".
Per l'organizzazione indipendentista e comunista la reazione dei minatori della Carbosulcis deve fare scuola tra i lavoratori. "Se le istituzioni coloniali - sottolinea il portavoce nazionale di A Manca - non sono in grado di sostenere e di rilanciare le attività produttive del nostro Paese e se anzi fanno di tutto per farle andare alla malora (...) allora il popolo lavoratore sardo deve prendere l’esempio dai lavoratori della Carbosulcis e spedire i mediatori del colonialismo fuori dalla stanza dei bottoni".
"E' incoraggiante - spiega il portavoce di aMpI Cristiano Sabino - l’azione dei lavoratori della Carbosulcis di licenziare e mettere fuori gioco il Presidente e l’intero Cda dell’azienda". Dirigenza incapace - sottolinea aMpI - di offrire una "prospettiva o un progetto" per la miniera.
"Senza un piano industriale (e annessi investimenti) basato sul rilancio della miniera e sul rispetto dell’ambiente ad emissioni zero di Co2 - prosegue Sabino - la Carbosulcis è destinata a chiudere i battenti nel giro di pochissimo tempo".
Per l'organizzazione indipendentista e comunista la reazione dei minatori della Carbosulcis deve fare scuola tra i lavoratori. "Se le istituzioni coloniali - sottolinea il portavoce nazionale di A Manca - non sono in grado di sostenere e di rilanciare le attività produttive del nostro Paese e se anzi fanno di tutto per farle andare alla malora (...) allora il popolo lavoratore sardo deve prendere l’esempio dai lavoratori della Carbosulcis e spedire i mediatori del colonialismo fuori dalla stanza dei bottoni".
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