Eolico. Il centrosinistra chiede le dimissioni di Cappellacci
(IlMinuto) - Cagliari 20 luglio - "Per il bene di tutti forse è meglio porre fine rapidamente ad una agonia che altrimenti farà solo male all’Isola". Con queste parole il segretario regionale del Partito Democratico, Silvio Lai, ha annunciato la decisione di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Giunta Ugo Cappellacci.
La mozione - ha precisato Lai - sarà presentata “non per le indagini o reati presunti che speriamo siano chiariti negativamente, ma perché noi vogliamo assumerci la responsabilità di non proseguire in una strada che impedirà alla Sardegna di alzarsi".
Alla richiesta di dimissioni si sono unite le altre forze della coalizione: la mozione di sfiducia sarà presentata dall'intero centrosinistra. "Alla confusione e alla paralisi amministrativa - ha detto il consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà Luciano Uras - è preferibile il voto anticipato. In questi giorni la mozione di sfiducia è il mezzo più idoneo per verificare se questa legislatura è in grado di proseguire".
"Se è solo dabbenagine o malafede penalmente rilevante - ha aggiunto il segretario regionale del Prc Gianni Fresu - spetta alla magistratura stabilirlo, una cosa è certa, i destini del popolo sardo non possono essere lasciati nelle mani di un Presidente, per sua ammissione, 'babbeo'".
Prima a chiedere le dimissioni di Cappellacci per l'affaire eolico era però stata, già due mesi fa, Claudia Zuncheddu, presidente dei Rossomori. "Cappellacci - aveva dichiarato - è un fedele esecutore di ordini estranei agli interessi dei sardi. Si dimetta".
La mozione - ha precisato Lai - sarà presentata “non per le indagini o reati presunti che speriamo siano chiariti negativamente, ma perché noi vogliamo assumerci la responsabilità di non proseguire in una strada che impedirà alla Sardegna di alzarsi".
Alla richiesta di dimissioni si sono unite le altre forze della coalizione: la mozione di sfiducia sarà presentata dall'intero centrosinistra. "Alla confusione e alla paralisi amministrativa - ha detto il consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà Luciano Uras - è preferibile il voto anticipato. In questi giorni la mozione di sfiducia è il mezzo più idoneo per verificare se questa legislatura è in grado di proseguire".
"Se è solo dabbenagine o malafede penalmente rilevante - ha aggiunto il segretario regionale del Prc Gianni Fresu - spetta alla magistratura stabilirlo, una cosa è certa, i destini del popolo sardo non possono essere lasciati nelle mani di un Presidente, per sua ammissione, 'babbeo'".
Prima a chiedere le dimissioni di Cappellacci per l'affaire eolico era però stata, già due mesi fa, Claudia Zuncheddu, presidente dei Rossomori. "Cappellacci - aveva dichiarato - è un fedele esecutore di ordini estranei agli interessi dei sardi. Si dimetta".
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