Zuncheddu (Rossomori): "Cappellacci fedele esecutore di ordini estranei agli interessi dei sardi. Si dimetta"
(IlMinuto) – Cagliari, 20 maggio - "Il Presidente Cappellacci ha di fatto dimostrato di non aver alcuna autonomia politica e di essere un fedele esecutore di ordini estranei agli interessi dei sardi, manifestando palesemente grande attenzione ad operazioni politico-finanziarie con la connivenza di personaggi notoriamente legati ad ambienti di finanziari chiacchierati". E' questo il giudizio di Claudia Zuncheddu, consigliere regionale e presidente dei Rossomori, in merito all'inchiesta - che vede indagato Ugo Cappellacci - della procura di Roma sugli appalti dell'eolico. La sardista di sinistra chiede le dimissioni del Presidente della Regione Sardegna (e dei vertici dell'Arpas e dell'Autorità d'ambito).
"Con le ultime vicissitudini che pare abbiano chiamato in causa anche altri esponenti della sua Giunta e della sua maggioranza - sottolinea Zuncheddu - il Presidente si è delegittimato da solo, con il fallimento politico nella difesa degli interessi dei sardi".
"Per la gravità di quest’atto - chiarisce la presidente dei Rossomori - chiediamo che si presenti subito in Consiglio (...) ponendo all’ordine del giorno le sue dimissioni e quelle dei vertici di tutti gli apparati amministrativi istituzionali della Regione coinvolti nei recenti fatti".
"La Regione Sardegna - conclude Zuncheddu - non può permettersi né amministratori né funzionari di enti e di assessorati coinvolti in procedure ambigue e di 'malaffare'".
"Con le ultime vicissitudini che pare abbiano chiamato in causa anche altri esponenti della sua Giunta e della sua maggioranza - sottolinea Zuncheddu - il Presidente si è delegittimato da solo, con il fallimento politico nella difesa degli interessi dei sardi".
"Per la gravità di quest’atto - chiarisce la presidente dei Rossomori - chiediamo che si presenti subito in Consiglio (...) ponendo all’ordine del giorno le sue dimissioni e quelle dei vertici di tutti gli apparati amministrativi istituzionali della Regione coinvolti nei recenti fatti".
"La Regione Sardegna - conclude Zuncheddu - non può permettersi né amministratori né funzionari di enti e di assessorati coinvolti in procedure ambigue e di 'malaffare'".
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