Caso Bellomonte. Orsa: "Rete ferroviaria italiana ritiri il licenziamento di Bruno"
(IlMinuto) – Cagliari, 28 maggio - "E' inconcepibile che, dove ancora non è arrivata l’autorità giudiziaria sia già arrivata l’azienda. Vogliamo che Rfi, con un atto di chiarezza e trasparenza, ritiri il provvedimento e attenda che la giustizia faccia il suo corso".
Con queste parole la segreteria regionale del sindacato di base Orsa commenta la decisione di Rete Ferroviaria Italiana di licenziare il dirigente di aMpI Bruno Bellomonte, detenuto dal giugno 2009 nel carcere di Siano (Catanzaro).
"Abbiamo appreso - si legge in un comunicato - che Rfi ha emanato un provvedimento di licenziamento senza preavviso nei confronti del nostro collega (Dirigente Movimento della stazione di Sassari) Bruno Bellomonte".
"La società ha dimostrato un atteggiamento preventivo e pretestuoso nei confronti di Bruno. Il Contratto collettivo nazionale di lavoro - sottolinea il sindacato - parla chiaro: il licenziamento senza preavviso è previsto in caso di condanna passata in giudicato". Le motivazioni utilizzate da Rfi per giustificare il licenziamento (Legge 604/66) - sottolinea l'Orsa - sono "assolutamente pretestuose".
"Bruno - conclude l'Orsa - è sempre stato in prima linea per la tutela dei diritti dei lavoratori e sempre al nostro fianco nelle vertenze sindacali e negli scioperi e per questo (ma prima ancora come collega) merita fino a prova contraria la nostra solidarietà".
Con queste parole la segreteria regionale del sindacato di base Orsa commenta la decisione di Rete Ferroviaria Italiana di licenziare il dirigente di aMpI Bruno Bellomonte, detenuto dal giugno 2009 nel carcere di Siano (Catanzaro).
"Abbiamo appreso - si legge in un comunicato - che Rfi ha emanato un provvedimento di licenziamento senza preavviso nei confronti del nostro collega (Dirigente Movimento della stazione di Sassari) Bruno Bellomonte".
"La società ha dimostrato un atteggiamento preventivo e pretestuoso nei confronti di Bruno. Il Contratto collettivo nazionale di lavoro - sottolinea il sindacato - parla chiaro: il licenziamento senza preavviso è previsto in caso di condanna passata in giudicato". Le motivazioni utilizzate da Rfi per giustificare il licenziamento (Legge 604/66) - sottolinea l'Orsa - sono "assolutamente pretestuose".
"Bruno - conclude l'Orsa - è sempre stato in prima linea per la tutela dei diritti dei lavoratori e sempre al nostro fianco nelle vertenze sindacali e negli scioperi e per questo (ma prima ancora come collega) merita fino a prova contraria la nostra solidarietà".
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