Cagliari dice addio all'Alfieri
(IlMinuto) – Cagliari, 17 maggio - Il Teatro Stabile della Sardegna perderà presto la sua "casa". Dopo 38 anni di attività, la famiglia Cossu - si legge in una nota - ha deciso "di fare a meno" del Teatro Alfieri, "la storica sede che a lungo ha ospitato gli appuntamenti cittadini dedicati alla prosa. L’intero palazzo potrebbe infatti essere buttato giù e ricostruito, con un aumento di cubatura, per fare spazio a residenze abitative e spazi commerciali".
Il presidente Maria Grazia Sughi, il direttore artistico Guido De Monticelli, gli attori, i soci e gli operatori del Teatro Stabile della Sardegna hanno appreso "con amarezza e disappunto" la decisione dei proprietari della struttura.
"Pur comprendendo i mutamenti e le esigenze del piano Casa - si legge in una nota - il Teatro Stabile della Sardegna, a fronte di una prossima scadenza contrattuale fissata per l’ottobre 2011 (e rinnovabile), non prevedeva e non intendeva lasciare il Teatro, per il quale stava anzi mettendo a punto un progetto di rilancio particolarmente indirizzato ai giovani".
"Pur nella soddisfazione di poter operare presso il Teatro Massimo - sottolinea il comunicato - la compagnia contava infatti di proseguire l’attività produttiva e di programmazione propria di un teatro stabile, puntando anche sulla disponibilità dell’Alfieri: sulla dimensione, lo spazio e il calore della vecchia sala, tutte caratteristiche fondamentali per il teatro di prosa e per coltivare un rapporto ideale con il pubblico".
"Caratteristiche - conclude la nota - di cui non dispongono altri teatri cittadini e che mancheranno agli spettatori della città e alla gente di teatro di Cagliari e di tutta Italia".
Il presidente Maria Grazia Sughi, il direttore artistico Guido De Monticelli, gli attori, i soci e gli operatori del Teatro Stabile della Sardegna hanno appreso "con amarezza e disappunto" la decisione dei proprietari della struttura.
"Pur comprendendo i mutamenti e le esigenze del piano Casa - si legge in una nota - il Teatro Stabile della Sardegna, a fronte di una prossima scadenza contrattuale fissata per l’ottobre 2011 (e rinnovabile), non prevedeva e non intendeva lasciare il Teatro, per il quale stava anzi mettendo a punto un progetto di rilancio particolarmente indirizzato ai giovani".
"Pur nella soddisfazione di poter operare presso il Teatro Massimo - sottolinea il comunicato - la compagnia contava infatti di proseguire l’attività produttiva e di programmazione propria di un teatro stabile, puntando anche sulla disponibilità dell’Alfieri: sulla dimensione, lo spazio e il calore della vecchia sala, tutte caratteristiche fondamentali per il teatro di prosa e per coltivare un rapporto ideale con il pubblico".
"Caratteristiche - conclude la nota - di cui non dispongono altri teatri cittadini e che mancheranno agli spettatori della città e alla gente di teatro di Cagliari e di tutta Italia".
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