Pinna (Psdaz): "Destra o sinistra? L'obiettivo è la crescita del Partito: la Lega insegna. Bossi in Sardegna? No grazie"
(IlMinuto) – Cagliari, 8 aprile - "Bossi oltre che la secessione padana, farà anche la secessione sarda? Oltre che Alberto da Giussano vuole anche essere Mariano d’Arborea? Purtroppo il terreno della battaglia indipendentista non prevede annessioni. Il federalismo prevede che ogni popolo si liberi da sé". E' quanto afferma oggi con un intervento sul sito del Partito Sardo D'Azione Michele Pinna, professore di filosofia, 57 anni, da sempre direttore dell’Istituto di Studi e Ricerche “Camillo Bellieni” di Sassari", da lui fondato nel 1989.
Il Partito Sardo D'Azione non ha accolto bene l'annuncio della formazione di Bossi di presentare le proprie liste alle elezioni provinciali sarde.
"Se Bossi volesse venire in Sardegna come indipendentista-liberatore - spiega Pinna - diciamo no grazie perché in questa materia, da Tuveri in poi, dottrina e storia abbiamo da venderne e la nostra lingua sarda è molto diversa dai dialetti padani".
Ora come ora il Psdaz sa bene di non avere concorrenti "federalisti" a destra. "L’alleanza con il centro destra - sottolinea lo studioso - aumenterebbe il potere contrattuale del partito sardo nei confronti degli alleati, anche sacrificando qualche, pur, almeno in apparenza, vantaggiosa alleanza locale a sinistra, come nel caso di Sassari, e come qualcuno sostiene, potrebbe incrementare la crescita del Psdaz avendo meno concorrenti sardisti nel centro destra. A differenza del centro sinistra non si crea confusione nei linguaggi sardisti". Secondo Pinna la coalizione di centrosinistra avrebbe infatti "inglobato Irs, Rossomori e Sardigna Natzione".
"L’obiettivo di fondo - sottolinea - (ed in questo la Lega insegna) destra e/o sinistra resta infatti la crescita del partito e non tanto per ora quanto per il futuro".
Il Partito Sardo D'Azione non ha accolto bene l'annuncio della formazione di Bossi di presentare le proprie liste alle elezioni provinciali sarde.
"Se Bossi volesse venire in Sardegna come indipendentista-liberatore - spiega Pinna - diciamo no grazie perché in questa materia, da Tuveri in poi, dottrina e storia abbiamo da venderne e la nostra lingua sarda è molto diversa dai dialetti padani".
Ora come ora il Psdaz sa bene di non avere concorrenti "federalisti" a destra. "L’alleanza con il centro destra - sottolinea lo studioso - aumenterebbe il potere contrattuale del partito sardo nei confronti degli alleati, anche sacrificando qualche, pur, almeno in apparenza, vantaggiosa alleanza locale a sinistra, come nel caso di Sassari, e come qualcuno sostiene, potrebbe incrementare la crescita del Psdaz avendo meno concorrenti sardisti nel centro destra. A differenza del centro sinistra non si crea confusione nei linguaggi sardisti". Secondo Pinna la coalizione di centrosinistra avrebbe infatti "inglobato Irs, Rossomori e Sardigna Natzione".
"L’obiettivo di fondo - sottolinea - (ed in questo la Lega insegna) destra e/o sinistra resta infatti la crescita del partito e non tanto per ora quanto per il futuro".
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