Pillola Ru486. Zuncheddu (Rossomori): "Separare i poteri dalla Chiesa dai poteri dello Stato"
(IlMinuto) – Cagliari, 6 aprile - "No ai giochi di potere di una classe politica collusa. Sì alla separazione dei poteri della Chiesa dai poteri dello Stato". Sono queste le due parole d'ordine con cui Claudia Zuncheddu, medico, consigliere regionale e presidente dei Rossomori, interviene in difesa della autodeterminazione della donna e della legge sull'aborto chimico. "L'aborto - chiarisce - è un dramma e una sconfitta per le donne. La legge 194, che lo regola, è una conquista che ha tolto l'aborto dalla clandestinità, uno strumento necessario per combatterlo con il sostegno dei medici. L'Ru486 è l'aborto chimico che evita la sofferenza fisica alle donne e limita quelli psicologici".
"La Chiesa - sottolinea Zuncheddu - intraprende la crociata contro l’approvazione, da parte dell’Aifa, della commercializzazione della pillola abortiva Ru486. In un momento in cui l’intera umanità grida giustizia per le violenze esercitate sui bambini in ogni angolo del mondo da un esercito sempre più numeroso di 'predicatori di fede', la Chiesa Cattolica con la sua ipocrisia non fa l’autocritica dovuta né si piega all’umiliazione e alla vergogna, anzi, la pedofilia è ormai divenuta prassi normale".
"La Chiesa - sottolinea Zuncheddu - intraprende la crociata contro l’approvazione, da parte dell’Aifa, della commercializzazione della pillola abortiva Ru486. In un momento in cui l’intera umanità grida giustizia per le violenze esercitate sui bambini in ogni angolo del mondo da un esercito sempre più numeroso di 'predicatori di fede', la Chiesa Cattolica con la sua ipocrisia non fa l’autocritica dovuta né si piega all’umiliazione e alla vergogna, anzi, la pedofilia è ormai divenuta prassi normale".
L'intero intervento può essere letto sul blog http://claudiazuncheddu.splinder.com/
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