Lega in Sardegna. Botta e risposta Sni-Psdaz. Cumpostu: "E' un partito coloniale". Sanna: "Nessun pregiudizio"
(IlMinuto) – Cagliari, 9 aprile - "Il Psdaz e il sottoscritto non hanno mai avuto né hanno alcun pregiudizio né remora politica nei confronti della Lega Nord. Anzi, il confronto sui temi delle riforme e del federalismo, ci ha visto più volte protagonisti di iniziative congiunte, insieme ai leader nazionali del Carroccio, ad incominciare dall’attuale ministro dell’Interno Roberto Maroni". E' quanto ha dichiarato ieri in un comunicato il segretario nazionale del Psdaz, Giacomo Sanna, ribadendo quella che definisce "inopportunità della presenza delle liste della Lega Nord in vista delle prossime elezioni amministrative in Sardegna".
Non è dello stesso parere Bustianu Cumpostu, coordinatore nazionale di Sardigna Natzione Indipendentzia. "La Lega Nord - scrive Cumpostu - presentando proprie liste alle elezioni provinciali sarde, si comporterà in Sardegna come un qualsiasi partito italiano. Adesso è chiaro la Lega non è un partito che rivendica i diritti di un popolo senza stato ma solo ed esclusivamente i privilegi che il Nord Italia ha avuto in regalo da uno stato sabaudo inventato ad uso e consumo del Nord ed a discapito del Sud e specialmente della colonia Sardegna".
Se Sni accusa la Lega di colonialismo, Sanna sembra invece temere la "concorrenza" della formazione di Bossi. "Giudichiamo un errore - precisa - mettere in competizione, seppur all’interno della medesima coalizione del centrodestra sardo, le liste del Psdaz e quelle della Lega Nord, due forze politiche che hanno come valori fondanti il diritto dei popoli all’autodeterminazione e il federalismo".
Cumpostu attribuisce lo "sbarco" della Lega in Sardegna anche alle divisioni tra le formazioni indipendentiste.
"Se la Lega attecchisce in Sardegna - scrive - è dovuto anche al fatto che a causa dell'estrema frammentazione. L'indipendentismo, che annovera al momento sei partiti, non riesce a proporre all'elettorato sardo una prospettiva credibile e delegabile".
"Sni - conclude quindi il leader indipendentista - invita i sardi a negare il voto non solo alla Lega Nord, nuovo partito coloniale, ma anche a quei partiti che pur dichiarandosi indipendentisti, rifiutando alleanze e condivisioni indeboliscono l'indipendentismo, e di fatto, rafforzano i partiti italiani".
Non è dello stesso parere Bustianu Cumpostu, coordinatore nazionale di Sardigna Natzione Indipendentzia. "La Lega Nord - scrive Cumpostu - presentando proprie liste alle elezioni provinciali sarde, si comporterà in Sardegna come un qualsiasi partito italiano. Adesso è chiaro la Lega non è un partito che rivendica i diritti di un popolo senza stato ma solo ed esclusivamente i privilegi che il Nord Italia ha avuto in regalo da uno stato sabaudo inventato ad uso e consumo del Nord ed a discapito del Sud e specialmente della colonia Sardegna".
Se Sni accusa la Lega di colonialismo, Sanna sembra invece temere la "concorrenza" della formazione di Bossi. "Giudichiamo un errore - precisa - mettere in competizione, seppur all’interno della medesima coalizione del centrodestra sardo, le liste del Psdaz e quelle della Lega Nord, due forze politiche che hanno come valori fondanti il diritto dei popoli all’autodeterminazione e il federalismo".
Cumpostu attribuisce lo "sbarco" della Lega in Sardegna anche alle divisioni tra le formazioni indipendentiste.
"Se la Lega attecchisce in Sardegna - scrive - è dovuto anche al fatto che a causa dell'estrema frammentazione. L'indipendentismo, che annovera al momento sei partiti, non riesce a proporre all'elettorato sardo una prospettiva credibile e delegabile".
"Sni - conclude quindi il leader indipendentista - invita i sardi a negare il voto non solo alla Lega Nord, nuovo partito coloniale, ma anche a quei partiti che pur dichiarandosi indipendentisti, rifiutando alleanze e condivisioni indeboliscono l'indipendentismo, e di fatto, rafforzano i partiti italiani".
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