Cumpostu (Sardigna Natzione): "Non ci presentiamo alle elezioni provinciali e non votiamo chi spacca gli indipendentisti. Irs non è depositaria della verità"

16 Aprile 2010
(IlMinuto) – Cagliari, 16 aprile - Nelle schede elettorali delle provinciali del 30 e del 31 maggio non ci sarà il simbolo di Sardigna Natzione Indipendentzia. Prendendo atto della spaccatura in sei parti del fronte indipendentista, il movimento coordinato da Bustianu Cumpostu sceglie di concentrare il suo impegno nel referendum consultivo contro il nucleare nell'Isola.
"Per la tornata elettorale delle provinciali - sottolinea Cumpostu nella conferenza stampa di questa mattina a Cagliari - non è stato possibile formare una coalizione fra coloro che si proclamano indipendentisti. Irs infatti, convinta di essere depositaria della verità rivelata sull'indipendentismo, ha snobbato la proposta di coalizione con Sni. Il Psdaz con i Rossomori hanno invece scelto di continuare a fare le guide indiane dei rispettivi poli italiani di riferimento".
"A parole - spiega il leader di Sni - tutti i suddetti sono indipendentisti ma, nei fatti, non solo non fanno nulla per presentare ai sardi una proposta unitaria credibile, ma di fatto favoriscono le coalizioni dei partiti italiani ed addirittura lasciano spazio politico per l'inserimento della Lega Nord nella politica sarda. Per questo Sni invita i sardi a negare il voto non solo alla Lega Nord, nuovo partito coloniale, ma anche a quei partiti che, pur dichiarandosi indipendentisti, rifiutano le alleanze e di fatto indeboliscono l'indipendentismo, favorendo i partiti italiani".
Per usare le parole della dirigente Aurora Pigliapochi, Sni preferisce concentrare il suo il impegno nella campagna contro il nucleare nell'Isola alla "distribuzione di santini elettorali". "Azioni concrete invece che promesse elettorali", dice Cumpostu. L'iter burocratico del referendum regionale va infatti avanti.
"Da notizie ufficiose - spiega il coordinatore - abbiamo infatti saputo che l'Ufficio regionale per il Referendum ha finito il suo lavoro di verifica delle quasi 17mila firme raccolte ed ha trasmesso gli atti all'Ufficio di Presidenza della Regione, con il quale abbiamo già fissato un appuntamento per giovedì 22 aprile alle 17.00 per concordare una data di convocazione del referendum".
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