Gettiamo le Basi: Scanu e Sanna (Pd) ignorano i risultati della Commissione d'inchiesta sull'Uranio impoverito

1 Marzo 2010
(IlMinuto) – Cagliari, 1 marzo - "I senatori del Partito Democratico Gian Piero Scanu e Francesco Sanna offrono a La Russa una ghiotta occasione per pubblicizzare il monitoraggio in corso nel Poligono interforze del Salto di Quirra e dare un anticipo sulla "verità di Stato' che sarà martellata ossessivamente dal prossimo giugno: la 'bombing test area' più grande d'Europa, fiore all'occhiello delle forze armate, è un gioiello ecologico". E' questo il giudizio del Comitato sardo Gettiamo le Basi sull'interrogazione parlamentare Pd sugli effetti, per l'uomo e per l'ambiente, delle esercitazioni militari nel poligono di Quirra.
"E' necessario chiarire - scrivono Scanu e Sanna - in maniera inequivoca l'effettiva situazione di rischio ambientale al fine di dissipare dubbi e angosce presenti nella popolazione ed evitare eventuali strumentalizzazioni allarmistiche".
Con questa richiesta di chiarimenti - denuncia Gettiamo le Basi - i due parlamentari mostrano di ignorare i risultati della Commissione d'Inchiesta sull'Uranio impoverito.
"La Commissione - sottolinea il Comitato - ha preso atto dei 'dati inoppugnabili' dei morti e malati, sia tra i militari mandati allo sbaraglio nei teatri di guerra, sia tra quelli in servizio nei poligoni (sardi in particolare!), sia tra le popolazioni esposte dalle attività belliche dei poligoni".
Sono state infatti le conclusioni della Commissione di inchiesta a portare all'approvazione del Dpr 37 del 2009, che prevede il risarcimento - anche se con criteri che escludono tutta la popolazione di Teulada e gran parte di quella di Quirra - delle vittime dell'uranio impoverito o di altre nanoparticelle di metalli pesanti.
"Ma i nostri senatori - conclude il Comitato - nulla sanno. Non hanno mai battuto ciglio davanti alla devastazione sanitaria e ambientale dell’Isola denunciata per anni, in prima pagina dai giornali sardi, in Parlamento da deputati e senatori (non sardi, pochi ma determinati), dalle associazioni antimilitariste sarde anche in Commissione Difesa della Camera e Commissione d’Inchiesta".
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