Documento: interrogazione Zuncheddu "sullo scandalo degli appalti G8 a La Maddalena"

4 Marzo 2010
Interrogazione Zuncheddu con richiesta di risposta scritta "Sullo scandalo degli appalti G8 a La Maddalena denunciato dalla stampa e oggetto di atti della Magistratura".
 
Premesso che
- Quanto è emerso nelle ultime settimane sugli scandali riguardanti gli appalti per i lavori del G8 a La Maddalena, situazioni ancora più deplorevoli se si considera la crisi socio-economica che affligge la Sardegna e in particolar modo La Maddalena che faticosamente cerca una riconversione economica da “economia di guerra” in “economia eco-compatibile”.
- La “gestione  scandalosa” dei lavori del G8 ha per l’ennesima volta avvilito e mortificato l’imprenditoria sarda, esclusa da ogni forma di partecipazione e la comunità  Maddalenina, che denuncia  la verità tenuta celata dalla stessa stampa regionale.
-I maddalenini, la cui voce ci sentiamo di dover far sentire, sono oramai stanchi ed esausti per l’ennesimo atto, di sfruttamento e sciacallaggio, anche attraverso tavole rotonde tenute come sempre in palazzi ben lontani dalla realtà isolana, escludendo dalla partecipazione alle decisioni i cittadini e le comunità locali. 
- Sebbene siano ancora in corso tutti gli accertamenti da parte della Magistratura per far luce  sulle oggettive responsabilità ed il coinvolgimento o meno delle persone indagate, è fuori discussione che, dopo mesi di manovre e sistemi poco trasparenti nella gestione del potere e del denaro pubblico nella questione degli appalti del G8, il quadro che si prospetta allo stato attuale è quello di  “un sistema criminale di gestione della Cosa Pubblica”. Sistema che ha assecondato “ bramosie ed interessi privati” a scapito delle esigenze reali del popolo sardo;
 
- L’Amministrazione Regionale ha per l’ennesima volta manifestato la sua inettitudine nel portare avanti il processo di riconversione dell’economia isolana, dimostrando come denunciato dalla stessa cittadinanza di La Maddalena “[…] la continua ed incomprensibile assenza la sua costante latitanza e mancanza di prese di posizione che ci rende vulnerabili ed alla mercé di tutti… subendo di continuo le decisioni di altri e restando completamente abbandonati a noi stessi”;
 
- Questo atteggiamento di reiterata e totale assenza dell’attuale Giunta e del Presidente della Regione verso questioni di prioritaria importanza per la tutela della dignità del popolo Sardo, oltre alle loro continue mancate prese di posizione, non è più tollerabile l’atteggiamento di dipendenza e sottomissione del Governo Sardo a quello Italiano.
- Il popolo sardo chiede di essere realmente rappresentato  e tutelato dalla propria Amministrazione Regionale;  
 
Tutto ciò premesso,
chiedo al PRESIDENTE DELLA REGIONE E ALLA GIUNTA
 
1)    che la Regione Sardegna in quanto proprietaria delle strutture dismesse dalla Marina Militare, ed oggetto dei lavori del G8, vigili con attenzione e affinché tali lavori vengano portati a termine nei tempi e nei modi stabiliti e nella massima trasparenza anche contabile.
Che questi lavori siano fruttiferi di quelle ricadute, in termini di sviluppo e crescita, specialmente sui livelli occupazionali, in modo tale da garantire le aspettative anche lavorative della comunità maddalenina;
 
2)    A tale proposito chiedo di conoscere con dati e documenti certi, che sicuramente sono in suo possesso:
 
I.  l’ammontare degli stanziamenti complessivamente destinati ai lavori per il G8;
 
II.  tutte le opere e gli interventi che tali stanziamenti avrebbero dovuto finanziare;
 
III.  le somme messe a preventivo per i singoli interventi e quelle effettivamente richieste e riconosciute alle ditte a cui tali interventi sono stati affidati;
 
3)    Diano risposte chiare ed esaurienti circa la mancata esecuzione di alcuni interventi inizialmente programmati nel progetto di “riqualificazione del “porto storico” (tra cui water front, viabilità, ecc.) e ritenuti fondamentali per la riconversione ed il rilancio dell’economia isolana e dove siano state eventualmente dirottate tali somme, evidentemente non più impiegate in loco.
 
4)    Che venga fatta chiarezza su taluni punti rimasti oscuri riguardanti alcune  Ordinanze firmate dal Presidente del Consiglio, tra le quali ve ne sarebbe una, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale in data 17/02/2009, nella quale vengono stanziati 10.000.000,00 di Euro per i lavori inerenti il porto storico. Questo stanziamento andava a sommarsi ad altri 7.468.000,00 Euro a carico dei fondi regionali “per favorire il rilancio turistico e socio-economico dell’Arcipelago della Maddalena, con particolare riferimento al rilancio della portualità turistica, commerciale e militare degli specchi d’acqua compresi tra Cala Balbiano e Punta Chiara nonché la sistemazione urbana del corrispondente lungomare”. In relazione a tale intervento sono state definite diverse ipotesi progettuali attraverso una serie di Conferenze di Servizi nell’ambito delle quali Regione, Comune di La Maddalena, Capitaneria di Porto e Struttura di Missione per il G8 si trovarono concordi, in attesa della verifica dell’effettiva disponibilità degli importi citati con il trasferimento sull’apposita contabilità speciale intestata alla Struttura di Missione.
Purtroppo a tutt’oggi non è stato fatto il benché minimo intervento né la benché minima mossa che vada nella direzione di un’opera di riqualificazione del porto storico di La Maddalena: punto oscuro sul quale il Presidente e la Giunta Regionale devono assumersi il dovere di fare chiarezza e accertarsi che tutto sia svolto nella massima trasparenza e nel rispetto dei progetti.

5)    Che venga fatta chiarezza sui 40.000.000,00 di Euro che la Mita Resort, vincitrice della gara d’appalto relativa alla gestione delle strutture ricettive sorte nell’ex Arsenale. Tale importo, infatti, avrebbe dovuto essere versato nella casse della Regione Sardegna ma a tutt’oggi non è dato sapere


I.  Se tale versamento sia effettivamente avvenuto
II. Qualora fosse avvenuto in quali casse tale somma sia stata eventualmente destinata, visto che avrebbe dovuto essere nella disponibilità del soggetto attuatore, ossia la Protezione Civile, attraverso la propria Struttura di Missione, nella prospettiva che prevedeva lo svolgimento del G8 a La Maddalena; come però è noto, l’evento è stato successivamente spostato a L’Aquila, per cui si ritiene che tale somma dovesse essere versata nelle casse della Regione Sardegna, proprietaria delle strutture.


6)    Si vuole sapere con certezza, inoltre, l’ammontare del canone annuo che il vincitore della gara d’appalto dovrà versare nelle casse della Regione, ritenendo che parte di tale canone, da definire previo confronto tra l’ Amministrazione Regionale e l’Amministrazione Comunale di La Maddalena, debba essere considerata di competenza di quest’ultima. 


Cagliari 25 Febbraio 2010
 
Claudia Zuncheddu
 

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