Cagliari festeggia la Barbie (della miliardaria Mattel) con i soldi pubblici. Zuncheddu: "Modello diseducativo"
(IlMinuto) – Cagliari, 12 febbraio - Il comune di Cagliari festeggia i 50 anni di Barbie, simbolo di "emancipazione femminile", con una manifestazione di tre giorni ospitata nella passeggiata coperta del Bastione San Remy di Cagliari in questo fine settimana. Non si tratta di un scena scartata dal film "Bianca" di Nanni Moretti (1984), dove uno stravagante preside descriveva in una conferenza il '68 come "anno di prova della fine del mondo" preceduto da "un'epoca felice, incontaminata e pura in cui l'armonia (Claudia Cardinale), la bellezza (la Dino Ferrari), l'intelligenza collettiva (la Juventus di Omar Sivori), l'uomo nella sua sintesi più alta (James Bond), raggiunsero l'acme, il vertice irripetibile della cultura occidentale": l'amministrazione del capoluogo sardo celebra per davvero il prodotto della multinazionale Mattel - fatturato di 5,179 miliardi di dollari nel 2005 (fonte Wikipedia) - considerandolo forse, parafrasando il preside della Marilyn Monroe, come "modello di donna nella sua sintesi più alta".
Ecco cosa pensa dell'iniziativa - finanziata dall'amministrazione cagliaritana - la consigliera comunale dei Rossomori, Claudia Zuncheddu, in una nota pubblicata sul blog claudiazuncheddu.splinder.com. "L'iniziativa sulla promozione del 'modello Barbie' - dice Zuncheddu - così stupido e diseducativo per le nostre bambine, non può che indurci a riflettere sui valori di una società in declino. Ma c'è pure da riflettere - sottolinea l'esponente sardista di sinistra - di fronte alla crisi che vivono fasce sempre più ampie di cittadini cagliaritani. Sull'iniziativa di festeggiare 'Barbie, icona della donna emancipata' (sa bregungia!) e della 'bambina donna', il comune di Cagliari farebbe bene a fare una seria autocritica per la sua superficialità culturale e per la sua insensibilità nei confornto dei cittadini in difficoltà, molti dei quali non esiterebbero un solo attimo a convertire la 'biondina americana' in pane e latte".
Ecco cosa pensa dell'iniziativa - finanziata dall'amministrazione cagliaritana - la consigliera comunale dei Rossomori, Claudia Zuncheddu, in una nota pubblicata sul blog claudiazuncheddu.splinder.com. "L'iniziativa sulla promozione del 'modello Barbie' - dice Zuncheddu - così stupido e diseducativo per le nostre bambine, non può che indurci a riflettere sui valori di una società in declino. Ma c'è pure da riflettere - sottolinea l'esponente sardista di sinistra - di fronte alla crisi che vivono fasce sempre più ampie di cittadini cagliaritani. Sull'iniziativa di festeggiare 'Barbie, icona della donna emancipata' (sa bregungia!) e della 'bambina donna', il comune di Cagliari farebbe bene a fare una seria autocritica per la sua superficialità culturale e per la sua insensibilità nei confornto dei cittadini in difficoltà, molti dei quali non esiterebbero un solo attimo a convertire la 'biondina americana' in pane e latte".
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