Morte del macchinista Solinas: a Manca, "Trenitalia abbandona la Sardigna. Di colonialismo si muore"

19 Dicembre 2009
(IlMinuto) – Cagliari, 19 dicembre - "Di colonialismo si muore! La morte torna a colpire i lavoratori sardi e i passeggeri (quasi sempre lavoratori pendolari sardi) delle ferrovie. A tre anni dalla tragedia del 2007, quando due automotrici si sono scontrate su un binario unico all’altezza di Macomer causando tre vittime (tutti lavoratori) e sei feriti gravi, nessuna opera di ristrutturazione e messa in sicurezza della rete ferroviaria sarda è stata approntata. Anzi, la chiusura di numerosi collegamenti, i continui tagli di personale, lo smantellamento del servizio merci e la conseguente emigrazione forzata di 200 lavoratori sardi verso l’Italia, dimostra chiaramente il fatto che Trenitalia sta abbandonando la Sardigna allo sbando, esattamente come il resto dei «servizi» dello Stato italiano".

Con queste parole A Manca pro s’Indipendentzia commenta il grave incidente ferroviario in cui oggi ha perso la vita il macchinista Giuseppe Solinas, 49 anni di Ploaghe: questa mattina alle 6.20 un masso si è staccato da un costone roccioso all’altezza di Muros, vicino a Sassari, andando a finire sui binari e provocando il deragliamento del treno e la morte del ferroviere.


"La linea ferroviaria tra Sassari e lo snodo di Chilivani - prosegue a Manca - resterà bloccata per due giorni, isolando il nord Sardigna in un momento delicato dell’anno, in prossimità delle feste natalizie. Infatti mentre lo stato pensa di costruire opere faraoniche per arricchire gli speculatori italiani, in Sardegna c’è ancora il binario unico e quando succede un incidente o ci sono problemi di manutenzione di fatto il trasporto ferroviario si blocca".


"A Manca pro s’Indipendentzia - sottolinea il documento - denuncia con forza lo stato di abbandono in cui versano tutti i servizi essenziali della nostra isola, a partire ovviamente dalla rete ferroviaria e viaria. Lo Stato italiano non ha alcun interesse ad investire qui i soldi che gli stessi sardi versano in imposte e che per statuto dovrebbero essere garantiti".

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