Pregare è un diritto: una bussola per i detenuti musulmani a Buoncammino. L'iniziativa di M.G. Caligaris
(IlMinuto) – Cagliari, 17 ottobre - Offrire ai 15 detenuti islamici nel carcere di Buoncammino una bussola per orientare la preghiera in direzione della Mecca: questa l'iniziativa dell'Associazione Socialismo Diritti e Riforme illustrata ieri mattina in una conferenza stampa all'interno del penitenziario di Cagliari. Il progetto coinvolgerà a breve anche le carceri di Sassari, di Nuoro e di Macomer. "L'iniziativa - ha spiegato Maria Grazia Caligaris dell'Asdr - nasce per dare risposta ad un'esigenza che è nata in questi anni in virtù dell'alto numero di detenuti di fede islamica. Vogliamo portare avanti - ha sottolineato - il diritto alle pari opportunità anche in campo spirituale". Il progetto dell'associazione della Caligaris e di Gianni Massa - il primo nel suo genere in Italia - è stato sviluppato sulla base del modello anglosassone, che prevede celle dotate di una bussola per garantire ai detenuti di fede islamica di potere esercitare il diritto-dovere alla preghiera: alcuni dettagli possono infatti variare, ma tutti i musulmani concordano sul fatto che, nell'arco della giornata e in determinate ore, ci sono cinque preghiere da eseguire rivolti in direzione della Mecca. L'iniziativa ha ottenuto anche il Patrocinio dell'assessorato dei Servizi sociali della Provincia di Cagliari. "Abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta - ha detto l'assessore ai Servizi sociali Angela Quaquero - perché mette in moto un pensiero. Il direttore del Giornale, Vittorio Feltri, ha invece criticato il progetto scrivendo che questo fomenta l'integralismo. Io ritengo invece che l'iniziativa sia a beneficio di tutti". Il progetto è stato accolto con favore anche dal direttore del carcere di Buoncammino Gianfranco Pala, che ha voluto ricordare, ancora una volta, le cifre del sovraffolamento nel carcere cagliaritano: 544 presenze per una capienza "massima tollerabile" di 476 detenuti.
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