In cammino per chiedere solidarietà, diritti e lavoro. Domenica l'ottava Marcia per la Pace Gesturi-Laconi
(IlMinuto) – Cagliari, 5 ottobre - Diritti, giustizia sociale e lavoro. Sono queste le parole d'ordine dell'ottava edizione della Marcia per la Pace Gesturi-Laconi, in programma per domenica prossima. La manifestazione - indetta dalla Tavola sarda della Pace - è stata presentata questa mattina nella sala stampa del Consiglio regionale. "Chi partecipa alla Marcia - ha detto il portavoce della Tavola della Pace don Ettore Cannavera - è più vicino al messaggio del cristianesimo di chi si limita ad andare a messa e a fare la comunione. Vorrei che la gente fosse più consapevole - ha sottolineato - e rifiutasse l'ordine costituito". La marcia del 2009 "attraversa" la crisi economica e non a caso i temi del lavoro e della solidarietà sociale hanno fatto da filo conduttore alla conferenza stampa. "Abbiamo voluto focalizzare la Marcia - ha detto Marinora Di Biase della Cgil - sui temi del diritto al lavoro, della solidarietà sociale e l'occupazione. Perché senza lavoro non c'è pace e solidarietà". "Non c'è pace senza giustizia sociale - ha detto Mariella Cao del comitato Gettiamo le Basi - così come non ci potrà essere pace sinché rimarranno queste basi di guerra, che ci condannano al ruolo di vittime e allo stesso tempo di complici di tutte le guerre che si verificano nel mondo". "La nostra isola - ha detto Giacomo Meloni della Confederazione sindacale sarda - deve dare invece il segno di essere una terra di pace e di accoglienza. Il lavoro deve essere lavoro per tutti, anche per gli immigrati". A questo proposito, ha ricordato Franco Uda dell'Arci, il 17 ottobre si terrà un grande manifestazione antirazzista a Cagliari. L'appuntamento con La Marcia della Pace è alle 9.30, di fronte alla chiesa di Gesturi. Alle 11.00, nella sala riunioni del paese, è prevista una tavola rotonda con la partecipazione di Ottavio Olita (Articolo 21), di Enzo Costa (Cgil), di Mariella Cao e di una rappresentante del Coordinamento dei precari della Scuola di Oristano.
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